A Reggio Calabria lo spettacolo teatrale “in principio era il Verbo” rappresentato dall’IC “De Amicis-Bolani” [FOTO]

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Interpretazione storico-biblica, innestata su un connubio tradizione-modernità, alla ricerca di elementi tra il realistico ed il meditativo, come motore educante ed educativo, nella rappresentazione teatrale “In principio era il Verbo…” messa in scena dall’Istituto Comprensivo “De Amicis-Bolani” venerdì 3 giugno al teatro Odeon.  Un principio che racchiude in sé, non solo la summa di  conoscenze storiche, geografiche, religiose, letterarie e culturali,  ma come inizio di una scuola basata sulla costruzione dei saperi, nascenti dall’intrinseco di ogni alunno, indi estrinsecato dallo studio concreto delle conoscenze. L’opera, ne trae concretezza dal testo di Paolo Frascà, docente di lettere, in essa si rielabora  una tematica classica, osservandola con una lente ottica, che la traspone all’odierno.  Un’innovativa  chiave di rilettura, che reinterpreta la Bibbia alla luce della modernità, dove le narrazioni della Creazione, del Diluvio Universale, del passaggio del Mar Rosso, si esteriorizzano con sfaccettature tecnologiche mediatiche: la televisione e i suoi reality show. Adamo, Eva, Noè, Abramo, Mosè e personaggi di fantasia scardinano la rivisitazione di un libro, come la Bibbia, dato per inconfutabile, per divenire la summa di una comicità ilare, forza trainante dei valori radicati in una società, dove impera una tecnologia “operante”. Recitazione e musica che ha posto l’accento sulle emozioni, con la regia di Francesca Zaccone, docente di lettere della Scuola Media “Spanò Bolani”, la quale sottolinea le finalità educative volte ad “esprimere le sensazioni degli alunni  e la loro capacità di mettersi in gioco, scegliendo il ruolo più congeniale, nonché sperimentare linguaggi espressivi diversi e rafforzare la conoscenza di sé e dell’altro, educandoli al rispetto della collaborazione e della cooperazione”.

Coinvolti 70 scolari di prima, seconda e terza media,  in momenti di recitazione, coro e ballo, in un percorso artistico-culturale che ha ravvisato in incontri pomeridiani di due ore, tenutisi da novembre a giugno, la vera finalità dell’Istituto Comprensivo “De Amicis–Bolani” come rimarca il Dirigente Giuseppe Romeo “una scuola attiva, una società educante, orientata alle esigenze dei discenti, un ambiente di apprendimento centrato sui ragazzi, affinché sia uno spazio attrattivo, socializzante ed educante”. La ricerca di un’istruzione che dialoghi con la società in un rapporto diretto di comunicazione, come ribadisce la professoressa di lettere del Bolani, Adriana Palumbo, che ha curato la scenografia dell’opera “alla base di essa si pone la scoperta della collaborazione reciproca,  nonché l’apprendimento di un linguaggio gestuale e mimico e un’adeguata esposizione espressiva”. Una commedia costruita da dimensioni di immagini connotative, nella cui coreografia, curata dall’insegnante di lettere, Claudia Catanoso s’intreccia “un allestimento che mette in rilevo la comunicabilità degli attori con gli elementi caratterizzanti la scena” e si integri con l’aspetto musicale, rappresentato dal  coro, diretto dalla docente di musica Mara Calarco. Fine ultimo della rappresentazione è, come ne evince la professoressa Zaccone “il messaggio della narrazione, da ravvisare nella comprensione della tipologia del testo teatrale, per accrescere l’autonomia, mantenere alta la motivazione e stimolare la ricerca, per educare gli alunni allo stare in gruppo, al concentrarsi ed al rapportarsi con il pubblico, attraverso anche il superamento di ostacoli comportamentali, attivando indi una competizione positiva”. Classicità in connubio con la modernità in un obiettivo che ne ravvisi un progetto educativo dove “imparare imparando” ponga le basi della socialità, della cultura e della cooperazione comunicativa della nuova scuola.

Stefania Chirico Cardinali

 

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