Per Bruni Vitali, consigliere di Fondimpresa, la formazione è diventata parte integrante dell’impresa e del suo business
“La formazione è parte integrante del business dell’impresa e quella mirata è quella che serve di più. Questa è l’opportunità offerta da Fondimpresa che con i suoi strumenti e finanziamenti, utilizzati per il 90% da Pmi, permette di aggiornare le competenze anche nelle imprese più piccole. Dal 2007 ad oggi Fondimpresa ha finanziato progetti di formazione per oltre 2,3 miliardi di euro. I progetti finanziati sono oltre 91mila e oltre 62mila le aziende coinvolte“.
A dirlo Bruno Vitali, consigliere di Fondimpresa, il Fondo interprofessionale di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, intervenendo a Labor Tv, in occasione del video della terza edizione di ‘Storie di Formazione‘ di Fondimpresa, che riguarda l’azienda lombarda Fiamma spa, leader mondiale nella produzione di carrelli, tende e accessori per camper e campeggio.
“La Fiamma -commenta- è un caso esemplare che da piccola impresa, attraverso la sua politica commerciale e tecnologica, ma anche di formazione è arrivata a contare oltre 120 dipendenti, mantenendo la leadership in un mercato di nicchia e molto esigente“.
“La formazione è efficace -sottolinea Bruno Vitali- se viene condivisa nella progettazione e soprattutto monitorata in itinere durante il processo. La formazione continua diventa così un elemento di tutela forte per il lavoratore, e anche per la competitività dell’azienda. Anche perché se sei formato è più difficile che si diventi un esubero e laddove lo si diventi è più facile ricollocarsi“.
“Con il decreto legislativo 150 -fa notare- i fondi interprofessionali entrano a far parte della rete dei servizi per il lavoro. Da un punto di vista tecnico, mi pare che questo tipo di sistema che fa capo all’Anpal e coinvolge tanti soggetti, dalle Regioni ai centri per l’impiego, con Inail, Inps, Isfol, sia un po’ complicato da gestire“.
“Il rischio -avverte- è che ci sia un’elevata burocrazia. Portando però le nostre buone pratiche dentro questa nuova configurazione per le politiche attive gestite dall’Anpal possiamo dare un contributo positivo al lavoro che va fatto sulle politiche attive“.