Messina, ieri il flashmob contro la chiusura dell’unica libreria di Taormina

StrettoWeb

Le scrittrici Cristina Cassar Scalia e Alessia Gazzola si sono fatte portavoce per difendere l’unica libreria di Taormina dalla chiusura. Migliaia le firme raccolte dalla petizione online

“Immaginiamo per un attimo che quest’assurdità si avveri: Taormina non ha più una libreria. Qui, in questa città che ha accolto nei secoli fior di scrittori e artisti, la cultura viene spazzata via in un sol colpo da catene di negozi, gelaterie globalizzate, toasterie … insomma il principio mi pare evidente. La cultura non si mangia, non si indossa, non appare“. Queste le dure parole dell’autrice Cristina Cassar Scalia, in merito al rischio di chiusura dell’unica libreria di Taormina.
Ieri pomeriggio la scrittrice, insieme alla collega Alessia Gazzola, hanno cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica con le loro parole: “Alla libreria di Antonella Ferrara si accede salendo dei piccoli scalini e si arriva in un luogo in cui la passione per il mondo dei libri vale ancora qualcosa -ha affermato Alessia Gazzola- Non lasciamo che per comprare libri si debba raggiungere quegli orridi supermercati in cui se ne prende uno e lo si mette nel carrello della spesa senza alcuna poesia“.
La petizione lanciata sul sito change.org ha raccolto migliaia di firme contro la chiusura della libreria, avviando una mobilitazione generale che si è riunita a Piazza Duomo con in mano i propri libri preferiti: il flashmob, o meglio flashbuk, è nato su Internet e ha cercato di attirare i riflettori sulla questione taorminese.

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