Messina, non gli aveva dato un maschio: testimonianza shock al processo per la morte di Omayma Benghaloum

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Il padre e il fratello della donna hanno ricostruito le tensioni degli ultimi tempi: dietro il brutale femminicidio forse l’assenza di un fiocco azzurro in casa

Omayma-BenghaloumProsegue in Corte d’Assise il processo nei confronti di Faouzu Dridi, l’uomo di origini  tunisine che nel settembre scorso uccise a colpi di bastone la coniuge, Omayma Benghaloum, mediatrice culturale impegnata sul territorio di Messina. Il padre e il fratello della ragazza, chiamati in aula ad offrire la propria testimonianza, hanno rivelato che Dridi covava rancore nei confronti della donna per non aver mai partorito un figlio maschio. Un rancore che serpeggiava alla base del rapporto e determinava le frequenti reazioni colleriche subite dalla donna.

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