La testimonianza in aula della donna ha confermato gli abusi perpetrati dal marito in ambito matrimoniale. Insulti anche per le figlie
Una testimonianza forte che ha rivelato, se mai ve ne fosse stato bisogno, anni di abusi e di costrizioni: la madre di Omayma Benghaloum, la mediatrice culturale di 33 anni assassinata dal marito a colpi di bastone, ha rivelato ieri in tribunale le raffiche di pugni e calci cui la figlia era stata sottoposta in ambito matrimoniale. Soltanto la giovane donna faceva le spese dell’ira del marito, che nei confronti delle figlie si limitava agli insulti e alle offese, riservando la propria brutalità alla compagna.