Per portare a compimento i lavori serviranno circa due mesi, dopodiché la città di Messina potrà riabbracciare parte della sua Falce
E’ iniziata stamane l’operazione di abbattimento dei vecchi silos abbandonati nella Zona Falcata: l’obiettivo, certificato dal piano regionale delle bonifiche, è risanare il territorio, compiere quei “cento passi” che servono per recuperare l’affaccio sul mare. Ricorrendo a Peppino Impastato, l’assessore alle politiche del territorio Sergio De Cola ha inaugurato i lavori. Via alla dismissione delle strutture in ferro, dunque, grazie al lavoro che verrà compiuto da una ditta catanese per un importo pari a 140mila euro; via alla fase due per la riqualificazione di una parte importante della città. In ballo ci sono circa 30 milioni di euro spendibili in progetti esecutivi: da qui l’esigenza di muoversi tempestivamente. “Questo è un luogo che non esisteva più; ora c’è la volontà amministrativa e politica di restituirlo ai messinesi. Si tratta di un primo e fondamentale passaggio per la riconquista alla città dell’Area della Falce” hanno affermato all’unisono lo stesso De Cola e il sindaco Accorinti. “Dopo parecchi anni – hanno proseguito i due – una delle zone più suggestive ma anche più abbandonate della Real Cittadella viene demolita per essere restituita al patrimonio archeologico e monumentale di Messina. Siamo certi che la sinergia tra tutti gli Enti e le parti interessate consenta di recuperare luoghi come questo che rappresentano le origini della nostra città. Spesso le idee possono valere più del denaro“.
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