Nel mirino dell’autorità giudiziaria di Messina la riorganizzazione delle cosche di Giostra e Camaro emersa nell’ambito dell’operazione Gramigna
La riorganizzazione interna alle cosche mafiose di Giostra e Camaro, emersa in uno dei tronconi dell’operazione Gramigna, è stata accertata dall’autorità giudiziaria. Nella giornata di ieri, infatti, è giunto a termine il processo d’appello che vedeva sfilare una decina di affiliati, rei di aver praticato le attività illecite tipiche della criminalità organizzata (dallo spaccio all’estorsione passando per l’usura e perfino il maltrattamento d’animali). Alla fine del secondo grado di giudizio la Corte ha condannato a sei anni di reclusione Vito Rizzo, mentre quattro anni e otto mesi dovranno essere scontati da Walter Morici. A entrambi è stata commutata una pena accessoria pari a mille euro di multa. Confermate le condanne di Antonio Vento e Basilio Caporlingia; prescritti, invece, i reati contestati a Antonino Di Blasi, Maurizio Irrera, Cesare Graziano e Vincenzo Longobardi.