Milazzo, bollette dell’acqua non pagate: il Comune conta di recuperare 5 milioni e mezzo

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Stanati 7500 morosi: l’Ente pronto a recuperare i crediti vantati. Il sindaco di Milazzo è netto: “l’acqua non esce dai rubinetti per miracolo”

Sono 7528 le richieste di pagamento che il Comune sta per trasmettere ad altrettanti utenti del servizio idrico, per morosità che, in alcuni casi, si trascinano sin dal 2006. L’importo che l’Ente dovrà incassare per i mancanti pagamenti è pari a € 5.575.007,55. Per le utenze domestiche, in caso di mancato versamento del dovuto, gli uffici provvederanno a ridurre il flusso dell’acqua al minimo vitale, pari a 50 litri al giorno per ciascun componente il nucleo familiare. Una quantità insufficiente per consentire il regolare funzionamento delle caldaie e degli elettrodomestici quali lavastoviglie e lavatrici. Misure più dure per le attività commerciali e gli immobili nei quali non risultano residenti che subiranno l’interruzione della fornitura.

Dall’analisi dei dati è anche emerso che sono tantissimi i contratti intestati a persone decedute da molti anni per i quali è necessario procedere alla voltura in favore di chi beneficia della fornitura. “Non è più possibile andare avanti in questo modo. I cittadini chiedono giustamente servizi, il Comune non incassa ed il risultato è il malcontento generale. Siamo pronti a rendere meno gravoso possibile il pagamento, anche investendo della questione il Consiglio Comunale, ma bisogna capire che l’acqua non esce dai rubinetti per miracolo” ha dichiarato il Sindaco Formica. “Gli uffici – ha precisato infine il primo cittadino – mi hanno anche riferito che, purtroppo, talvolta è impossibile collegare i pagamenti agli utenti che li hanno effettuati e, quindi, potrebbe accadere che venga trasmessa una messa in mora a chi ha già adempiuto. In questo caso sarà possibile chiarire la propria posizione interloquendo con il personale del Comune”.

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