La giurisprudenza applicata al mondo dello sport: sulla scia di questo “binomio” è nata l’idea del Corso di Alta Formazione “Giustizia Sportiva e Processo”, presentato stamane a Reggio Calabria presso i locali del Coni Comitato Regionale Calabria
Presenti all’incontri odierno, il prof. Francesco Manganaro, direttore del DIGIEC, l’avv. Maurizio Condipodero, presidente del Coni Comitato Regionale Calabria, i rappresentanti degli ordini professionali forensi di Reggio e Locri (il rappresentante di Palmi era assente per importanti impegni di lavoro), il prof. Albino, direttore della Scuola Regionale dello Sport, e la prof.ssa Angela Busacca, curatrice del corso in questione.
È proprio la prof.ssa Busacca che ai microfoni di StrettoWeb illustra le finalità primarie di questo nuovo progetto: “L’idea è quella di formare dei professionisti specializzati nel settore sportivo, con una particolare attenzione alle riforme che il settore della giustizia sportiva ha avuto dal 2012-2014 in poi; oramai – continua Angela Busacca – non c’è campionato che non sia caratterizzato da un parallelo sviluppo, purtroppo, di inchieste, indagini, e da questo punto di vista è necessario, oltre ad un’informazione completa, la formazione di professionisti in grado di offrire al territorio un’assistenza alle società sportive, agli atleti, alle federazioni e agli Enti”.
60 ore di lezioni e seminari frontali, per cui già una decina di docenti, provenienti sia dalla Calabria che da altre località di Italia, hanno già dato la loro adesione. Un’opportunità in più viene data anche agli studenti: per 15 ragazzi che abbiamo superato l’esame di diritto sportivo, è prevista la possibilità di prendere parte ad alcune lezioni.
Una formazione intesa a 360°, “decentrata”, come dice bene il prof. Albino, per il quale, ribadendo il concetto, c’è necessità di decentrare la formazione in base alle necessità del territorio, favorendo, in questo modo, gli stessi calabresi, che possono trovare un punto di riferimento nella propria regione.
“Abbiamo pensato di allargare quelli che devono essere gli orizzonti della scuola – interviene il presidente Condipodero – una scuola non può rimanere rinchiusa solo ed esclusivamente nell’ambito dell’agonismo puro, ma deve cercare di creare delle professionalità attorno all’agonismo”. A detta di Maurizio Condipodero, si pensa anche di coinvolgere, in futuro, altre categorie professionali, come ad esempio i giornalisti, così da “diffondere sport e cultura”.
Ritornando, per il momento, all’ordine a cui questo corso si rifà, quello degli avvocati, il presidente di Reggio Calabria, l’Avv. Alberto Panuccio, sottolinea l’esigenza dello stesso ordine di uscire all’esterno, cosa che si è ben pensato di fare con l’iniziativa illustrata stamane, accolta, come suddetto, anche da Locri, un piccolo centro che si “ancora ad un treno per essere trainato per qualcosa in cui crede assolutamente”.