Termovalorizzatori e differenziata: riaprono le discariche siciliane. Messina evita la crisi e firma l’intesa col Comieco [FOTO]

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I disagi verranno superati nelle prossime ore, quando il conferimento a Motta S. Anastasia riprenderà in maniera ordinaria. Frattanto Calabrò e Accorinti possono tirare un sospiro di sollievo: l’emergenza a Messina, almeno per il momento, è scongiurata

Trentasei ore di disagio dopodiché la riapertura della discarica di Motta S. Anastasia consentirà di tirare un respiro di sollievo: è quanto emerge dall’ordinanza regionale che autorizza nuovamente, con una proroga concessa in extremis, lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche siciliane.

Manna dal cielo per l’Amministrazione Accorinti, particolarmente esposta al rischio vista l’importanza strategica dell’impianto Oikos, come rilevato dal commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò. Manna dal cielo anche sotto il profilo politico: non soltanto la Giunta scongiura un disastro annunciato, ma vede l’Esecutivo regionale costretto dal Governo a virare inesorabilmente verso l’incremento della differenziata.

Secondo quanto emerso ieri sera, infatti, di là dall’incenerimento di 700mila tonnellate di rifiuti l’anno nei termovalorizzatori dell’isola – prospettiva che, c’è da scommetterci, causerà le ire delle sigle ambientaliste – lo smistamento di rifiuti per il recupero dei materiale dovrà aumentare di sei punti percentuali in sei mesi. E Accorinti può rilanciare il piano della differenziata porta a porta, sperando magari in qualche agevolazione da Palermo.

Oggi, intanto, verranno presentati alla città i termini del nuovo accordo fra Palazzo Zanca e il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli imballaggi a base Cellulosica. Il documento d’intesa, inserito all’interno del “Piano per l’Italia del Sud”, prevede l’avvio di un nuovo servizio di raccolta nel circuito commerciale dell’intero territorio comunale, oltre all’implementazione di nuove strutture per la differenziata.

[Foto tratte dai social-network]

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