L’incremento dei rapporti di collaborazione in ambito scientifico, tecnologico e universitario fra Italia e Cina è stato al centro dell’evento di presentazione, ospitato nella sala convegni di Confindustria Reggio Calabria, dell’edizione 2016 della “Italy-China Science, Technology & Innovation Week”. La manifestazione, promossa annualmente dal Miur in Italia e dal Ministero della Scienza e della Tecnologia in Cina, si svolgerà dal 25 al 27 ottobre attraverso due tappe territoriali (a Bergamo e Bologna) ed una sessione di primo piano che si terrà alla Città della Scienza di Napoli (26-27 ottobre) alla presenza del ministro della Ricerca, Stefania Giannini e del ministro della Scienza e Tecnologia, Wan Gang.
Una valida occasione per approfondire e favorire lo scambio di know-how e instaurare nuove relazioni nell’ambito di una piattaforma di cooperazione rivolta a imprese, università e centri di ricerca.
Dopo i saluti del presidente di Confindustria Reggio Calabria Andrea Cuzzocrea e la relazione sulle politiche di internazionalizzazione del dirigente del settore Programmazione della Regione Calabria Tommaso Calabrò è stata illustrata agli industriali reggini la “Italy-China Science, Technology & Innovation Week”, per potenzialità e modalità di partecipazione, da Luigi Amodio e Chiara Romano, rispettivamente direttore generale e China Liaison Office della Città della Scienza a cui è affidata la gestione e il coordinamento dell’iniziativa.
“Presentiamo questo evento come una significativa opportunità per le imprese per aprirsi all’innovazione e dell’internazionalizzazione – ha affermato Cuzzocrea – e per promuovere nuove collaborazioni sul piano economico-commerciale e scientifico. Con l’auspicio che ci sia una ulteriore crescita dell’interscambio, noi guardiamo a questi temi anche sostenendo percorsi di condivisione con la Regione Calabria, che sta mettendo in campo misure volte ad aumentare la competitività della realtà produttiva calabrese”.
La sinergia tra istituzioni e mondo delle imprese nella definizione della programma operativo regionale, con lo sguardo rivolto alla internazionalizzazione, è stata sottolineata da Calabrò: “Confindustria ha avuto un ruolo importante – ha affermato – per costruire la nuova programmazione in sede di confronto con il partenariato. La vivacità delle aziende calabresi, apprezzata in vari contesti internazionali, rappresenta un substrato positivo capace di generare risultati importanti se supportato e indirizzato attraverso percorsi ben strutturati. Con 210 milioni di euro, finalizzati a rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, vogliamo sostenere il sistema produttivo calabrese e processi indispensabili ad elevare il livello di competitività regionale. Puntiamo alla creazione di nuove imprese e nuovi mercati e a realizzare infrastrutture di ricerca e progetti di innovazione per quelle esistenti, per consentire il dialogo in un contesto molto più ampio ed internazionale”.
Amodio e Romano hanno nel chiarito, nel merito, la portata dell’evento annuale di scambio tra Italia e Cina, in tema di innovazione tecnologica: “La cooperazione in ricerca e sviluppo – hanno spiegato – è parte importante del partenariato strategico che esiste tra i due paesi. Sin qui è stato realizzato un modello di collaborazione stabile che consente alle imprese italiane di confrontarsi con i player cinesi attraverso una piattaforma organizzata capace di favorire il ‘business matching’”. Significativi anche gli scambi accademici, la condivisione di idee, la competizione tra start up per incontrare investitori e incubatori di entrambi i paesi e l’area dedicata alle ‘smart city’ per la presentazione di progetti e best practices.
Martino Milardi, del dipartimento ‘Darte’ dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha poi raccontato l’esperienza maturata dal laboratorio internazionale di costruzioni “Building Future Lab” dell’ateneo reggino che si è confrontato con il mercato e la ricerca cinese proprio grazie alla piattaforma: “Un’esperienza per fare rete con la Cina e le università cinesi ma anche con l’Italia. Occasione di scambio e di espansione contatti”.
A chiudere la sessione l’intervento di Fortunato Amarelli, presidente della sezione Agroalimentare di Unindustria Calabria che ha sottolineato come “l’innovazione sia l’asse fondamentale di questa epoca, la vera sfida competitiva che le aziende calabresi devono assumere per costruire un reale valore aggiunto e potersi collocare nei mercati internazionali”.