Messina, ciascuno al proprio posto: e dal treno notte non scende nessuno

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La Capitaneria revoca gli effetti della nota emessa la settimana scorsa, quella che imponeva ai passeggeri provenienti dalla Sicilia di scendere dai vagoni durante la traversata dello Stretto. Un successo per l’utenza e per le forze sindacali, che però non risolve i tanti problemi legati alla continuità territoriale

La vituperata discesa dal treno notte è stata scongiurata, almeno per i convogli destinati a salire sulla nave “Messina”: da ieri sera la Capitaneria di Porto è tornata sui suoi passi e ha deciso che la precedente imposizione ai passeggeri,  quella che prescriveva la discesa dai vagoni durante la traversata dello Stretto, poteva anche essere evitata in attesa delle valutazioni tecniche che perverranno da un tavolo ministeriale. Una misura contestata fin da principio, stante i disagi arrecati soprattutto ai passeggeri diversamente abili o con ridotta mobilità. La nota 14760 del 30 giugno 2016 ha quindi cessato di fatto i suoi effetti, sull’onda delle lamentele dell’utenza e delle forze sindacali in nome del diritto alla continuità territoriale. Il Comitato Pendolari, in particolare, tramite Giosuè Malaponti aveva già sollevato il caso innanzi alle autorità politiche e amministrative, interessando tanto presidente Crocetta, quanto il sindaco Accorinti e gli uffici della Prefettura.

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