Le indagini relative alla cosca Muto sono partite dall’omicidio di Angelo Vassallo, conosciuto come il sindaco-pescatore
“Una cosca antica – ha detto ancora il procuratore Gratteri – perche’ sotto l’aspetto giudiziario e’ riconosciuta da decenni come associazione mafiosa. Ma anche moderna perche’ ha diversificato le proprie attivita’ criminose come una multinazionale“. Proprio il pm della Dda Vincenzo Luberto ha sottolineato alla Conad “che non si e’ assoggettata – ha detto – all’imposizione della gestione della pescheria all’interno del supermercato, subendo per questo motivo un attentato ad un punto vendita di Sant’Arsenio, nei pressi di Sala Consilina. I Muto hanno fatto del mare un latifondo per assicurare la soddisfazione economica di pochissimi“. Tra gli indagati figurano anche 4 curatori fallimentari a cui si accusa di aver favorito gli interessi della cosca omettendo di denunciare le ingerenze nella gestione delle imprese dei Muto. “A tale proposito – ha detto, a tale proposito, il procuratore aggiunto della Dda Giovanni Bombardieri – abbiamo gia’ preparato il ricorso perche’ proprio i curatori fallimentari hanno avuto una condotta gravissima, consentendo, tra l’altro, ai Muto di mantenere la gestione di un bene confiscato“.