Le cosche della ‘Ndragheta puntavano al Terzo Valico ferroviario e al Porto di Genova
La ‘Ndragheta puntava ai lavori del movimento terra del Terzo Valico ferroviario e al Porto di Genova. Infatti, secondo le indagini della Dia e della Polizia gli affiliati della cosca hanno cercato di ottenere degli appalti dei lavori attraverso ditte in subappalto intestate a prestanomi. In Liguria, il punto di riferimento per le attività delle cosche era Carmelo Gullace che teneva i contatti con i vertici delle cosche di Cittanova e parlava con i boss in Calabria. Arrestata anche la moglie di Nino, Giulia Fazzari e la sorella Rita, che è ai domiciliari. Arrestato a Genova Antonino Raso, il mediatore con le altre cosche. I poliziotti sono andati a prenderlo nella sua casa in Valpolcevera, sul comodino aveva il libro “La Città della ‘ndragheta ed i suoi locali” di Pasquale Nocera. Secondo gli inquirenti, fu proprio Raso a cercare di corrompere gli imprenditori di Reggio Emilia e di altre aziende per ottenere lavori di coloritura e intonacatura del silos Vinaio nel porto di Genova e l’appalto di fornitura di basamenti di cemento in un cantiere di Bolzaneto. Non solo, Raso vuole favorire due ‘ndraghetisti arrestati Orlando Sofio di Novi Ligure e Carmelo Gullace. Arrestato a Loano anche Antonio Fameli, 78 anni, nome noto della malavita savonese, piu’ volte finito sotto accusa per usura. Un provvedimento era stato richiesto anche per il figlio Serafino, 54 anni, morto pero’ in Brasile nel gennaio scorso.