Reggio Calabria bocciata all’esame di Legambiente: mare inquinato e divieti di balneazione in tutta la Provincia

StrettoWeb

Anche il mare di Calabria sottoposto all’esame della Goletta Verde di Legambiente: solo a Reggio Calabria 5 siti su 6 sono pericolosamente inquinati

Si sono concluse la settimana scorsa, per la Calabria, le analisi annuali che Legambiente, tramite Goletta Verde, effettua a largo delle coste italiane campionando le acque e sancendo i livelli di inquinamento che potrebbero interessare le varie regioni.
In tutta la regione sono stati analizzati 24 punti di cui 18 hanno riportato livelli di inquinamento critico. Ben 5 di questi riguardano la provincia di Reggio Calabria che dalla Jonica alla Tirrenica non trova buone notizie.
Il problema sembra essere sempre lo stesso: depuratori malfunzionanti e scarichi delle fogne in mare, spesso vicino luoghi di balneazione. Una situazione nota da anni che si riconferma pericolosa e sconcertante. Da ben sette anni, infatti, risulta inquinata la foce del torrente Caserta che scarica accanto al lido Comunale di Reggio Calabria. Sette anni di inquinamento riportati anche per lo scarico sul lungomare Cenide di Villa San Giovanni.
Nonostante i solleciti di Legambiente, ribaditi anche durante la conferenza stampa tenutasi a Catanzaro, la Giunta regionale sembra non considerare abbastanza urgente la situazione, procrastinando eventuali provvedimenti, probabilmente anche a causa del costo previsto per questi ultimi che ammonterebbe a 38 milioni di euro.
L’urgenza principale, però, è la mancanza d’informazione per i bagnanti che continuano a passare le proprie vacanze in siti ritenuti assolutamente pericolosi: i cinque punti monitorati nella provincia Reggina, infatti, coincidono con luoghi di balneazione frequentatissimi. Stiamo parlando del Lido Comunale di Reggio Calabria, della spiaggia di Bracaleone in prossimità della foce del canale Fiumarella, del già citato lungomare Cenide di Villa San Giovanni, della foce del fiume Mesima a San Ferdinando e quello del Petrace a Gioia Tauro. Unica spiaggia “salva” è quella di Melito Porto Salvo, il cui tasso di inquinamento rientra nei limiti.

Condividi