Aumenta il risparmio privato degli italiani grazie all’aumento del reddito ma i consumi restano stabili

StrettoWeb

Grazie alla continua evoluzione degli strumenti di risparmio, anche online, il trend del risparmio degli italiani è positivo.

Sempre più abitanti dello Stivale, infatti, scelgono di ricorrere a strumenti come il conto deposito online per risparmiare: solo il 10% delle persone continua ad affidarsi agli istituiti fisici, preferendo il contatto allo sportello con l’operatore alla comodità del web.

I clienti dei conti bancari su virtuale sono triplicati: ad oggi sono circa 11 milioni i clienti digitali che sfruttano il servizio di home banking, contro gli appena milioni dei primi anni 2000. Ciò è legato al fatto che i conti deposito online hanno molti vantaggi, a partire dal minor costo: le spese di gestione di norma non superano i 100 euro.  inoltre tali conti sono gestibili non solo da casa propria e dal pc, ma anche attraverso smarthpone e app apposite.

I dati sottolineano l’aumento del numero di conti che le cifre depositate: il saldo medio nel mese di giugno 2016 è circa a 16700 euro, contro i 12500 del 2015, esattamente un anno prima. Non solo: ad essere aumentati sono anche i conti deposito il cui saldo supera i 50 mila euro: addirittura il 30% dei clienti mostra questa situazione (+0,5% rispetto a un anno prima).

Questo desiderio e questa capacità di risparmio, tuttavia, non sono spalmati in tutta Italia e su tutte le tipologie di popolazione: il risparmiatore che risponde ai requisiti precedenti è in linea di massima residente al nord dello Stivale ed ha almeno 55 anni.

C’è da dire che comunque non sono solo le persone vero i 60 ad essere propensi al risparmio. Infatti, indipendentemente dal desiderio di investire, il risparmio di tutti gli italiani ha registrato un aumento: il risparmio in questo senso è legato all’aumento di quanto messo da parte in relazione al reddito effettivo disponibile al lordo.

Nonostante la leggera deflazione l’Unione Nazionale dei  Consumatori ha rilevato la mancanza di sfiducia da parte delle famiglie, che per timore di trovarsi sul lastrico preferiscono non spendere il poco che riescono ad accantonare su un conto corrente o deposito.

In realtà l’aumento della capacità di risparmio è perlopiù legato all’aumento del reddito disponibile delle famiglie dello 0,8%, a discapito del dato sui consumi, che rimane stabile.

Angelo Vargiu

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