<<Prendere o lasciare>> è stato purtroppo il commento del rappresentante del Provveditorato, <<In assenza di atti concertativi tra le OO.SS. e l’Ufficio Scolastico Regionale, gli Uffici Provinciali non potranno ampliare il numero dei posti da assegnare in deroga per l’avvio del prossimo anno scolastico>>.
L’indignazione dei Docenti nasce dalla prevaricazione di questo Governo che, costretto da alcune pronunce della Corte di Giustizia Europea, è stato obbligato a stabilizzare migliaia di insegnanti che,dopo decenni di precariato, sono stati “premiati” con un’assunzione condizionata da mortificanti trasferimenti.
L’assenza delle sigle sindacali alla protesta spontaneamente organizzata dai docenti è stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
Il sit-in è proseguito dinanzi alla Prefettura ai cui funzionari la responsabile del Comitato ha detto: <<Ci sentiamo SOLI ! Non siamo stati tutelati né dai sindacati, che si sarebbero dovuti muovere già da tempo, né rappresentati dalle istituzioni regionali, che nulla hanno fatto all’infuori di qualche proclama politico.>>.
Invero ci sarebbe ancora il tempo per rimediare, prendendo esempio dalle altre Regioni del sud, quali la Sicilia, la Puglia e la Campania, che hanno stipulato atti concertativi per l’ampliamento del contingente di docenti da destinare alle assegnazioni provvisorie.
La rappresentante del Comitato ha, infine, avanzato la seguente proposta: <<Si potrebbe addirittura pensare di riservare ai docenti “migranti” le cattedre spettanti ai vincitori dell’ultimo concorso che, quest’anno verranno assegnate solo giuridicamente, ma per ritardi nelle procedure amministrative non potranno essere coperte dall’organico di ruolo, né andranno in supplenza. Tuttavia senza l’intervento delle OO.SS. non sarà possibile pervenire ad alcun risultato.>>.
Nel protrarsi dell’inerzia delle organizzazioni sindacali i Docenti della Scuola Primaria minacciano di ritirare in massa i propri tesseramenti.