Guerra all’Isis: Sirte è quasi libera, i terroristi perdono radio e tv

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SIRIAGuerra a tutto campo da parte delle forze filo governative sostenute dagli Stati Uniti per la riconquista della roccaforte dell’Isis in Libia. Gli uomini del califfato sono ormai in fuga dopo aver perso radio e tv. Intanto si procede a disinnescare gli ordigni piazzati in strada. Combattimenti sono in corso intorno al perimetro di Radio Sirte, uno dei maggiori centri di propaganda dello Stato islamico, da cui vengono diffusi i messaggi dei terroristi islamici. Le rovine ormai costituiscono il paesaggio principale di Sirte e sono lo specchio di una battaglia che si avvia alla conclusione.

La maggior parte dei civili ha lasciato la città e le infrastrutture sono in stato di totale abbandono. Da Tripoli, il premier Sarraj assiste fiducioso agli sviluppi del conflitto. La presa di Sirte e la sconfitta dell’Isis costituirebbero uno straordinario successo a suo favore. Alla guida del governo di unita’ nazionale da marzo, Sarraj deve ancora fare i conti con l’ostracismo del Parlamento di Tobruk. Ricordiamo, inoltre, che ci sono altroi fronti aperti: esempio la battaglia tra milizie islamiste legate ad al Qaida e l’esercito libico in altre zone della nazione. In questo scenario, l’inviato Onu Martin Kobler ha rilevato che il governo di Tripoli perde consensi anche per la difficile situazione economica, tra blackout continui e la svalutazione della moneta locale che penalizza le importazioni delle materie prime.

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