“L’oro dell’Etna”: le straordinarie e mille funzioni della pietra lavica, in mostra a Nicolosi

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Fino al 21 agosto a Nicolosi (CT) si terrà l’ottava edizione di “Lavica-L’Oro dell’Etna” per esporre al pubblico la versatilità di questo ricco materiale siciliano

etna-20-marzo-2016-equinozio-di-primavera-1-640x640E’ un materiale versatile che si presta a innumerevoli usi: dalle piastre per cucinare cibi in modo sano e gustoso alla cristalloterapia e ai massaggi con le pietre calde, dalle sculture ai gioielli. E’ la pietra lavica, che l’Etna in Sicilia regala alla terra in grande quantità, tanto che questo materiale viene anche chiamato l”oro dell’Etna’. A questo versatile materiale viene dedicata l’ottava edizione di ‘Lavica -L’Oro dell’Etna’, a Nicolosi, fino al 21 agosto.
La mostra è organizzata dal Comune di Nicolosi, in collaborazione con l’Ula Claai di Nicolosi e rientra nel ricco calendario di eventi di ‘Stelle e Lapilli 2016′. Sono 26 i maestri artigiani, provenienti da tutta la provincia di Catania, che esporranno per due settimane, in piazza Vittorio Emanuele a Nicolosi (dalle 18 alle 24) i propri lavori.
Soddisfatto il sindaco di Nicolosi, Nino Borzì: “’Lavica – L’oro dell’Etna’ punta alla valorizzazione delle produzioni artigianali del nostro territorio e la lavorazione della pietra lavica è sempre stata una caratteristica del nostro territorio. La presenza di tantissimi artigiani giovani ci lascia sperare per il futuro. Sono fiducioso perchè i giovani hanno compreso che, grazie alla lavorazione della pietra lavica, in tutte le sue forme, si possono aprire importanti opportunità di lavoro”.
Borzì ha voluto ricordare il contributo del maestro ceramista paternese Barbaro Messina, autore della mostra ‘Fuoco e terra dell’Etna’, che si tiene all’interno dell’aula consiliare del Comune di Nicolosi, e che da oltre 30 anni ha avviato una stretta e proficua collaborazione col Comune: “La presenza del maestro e del suo studio di progettazione -ha detto Borzì- fa sì che la mostra acquisisca un livello di carattere internazionale, perchè il maestro è conosciuto in tutto il mondo: di pari passo anche la nostra lavica viene anch’essa conosciuta”.
Per l’assessore allo Sviluppo economico di Nicolosi, Stefano Ragno, la pietra lavica ha “sempre rappresentato una importante fonte di sviluppo economico per il territorio con una ricaduta positiva per gli operatori economici”. “Tra i manufatti che i maestri artigiani espongono, oltre ai classici tavoli in pietra lavica ceramizzata, sono presenti – ha ricordato – lavorazioni particolari quali orecchini e altra oggettistica ceramizzata”. Non solo pietra lavica ma anche altri manufatti realizzati da maestri artigiani, quali fabbri, di alto livello.
“Il fabbro ferraio ‘Contarino’ – ha evidenziato Ragno – effettuerà delle estemporanee di ferro battuto, ma anche altri artigiani daranno prova delle loro maestranze”.
In contemporanea al taglio del nastro di ‘Lavica-L’oro dell’Etna’, all’interno dell’aula consiliare è stata inaugurata la mostra del maestro Messina ‘Fuoco e terre dell’Etna’.
“Vogliamo raccontare la lava con l’arte: si tratta di una priorità che io – ha detto Messina- e il Comune di Nicolosi stiamo portando avanti, da quando ha iniziato il nostro rapporto con l’avvio della scuola di ceramizzazione. La nostra capacità di far diventare la lava oggetto d’arte ci è invidiata in tutto il modo. La mostra che è presente all’interno di questa aula consiliare è uno spaccato di quella che abbiamo portato a Firenze”.
L’assessore alla Cultura, Stefania Laudani, si è detta “entusiasta” per il grande successo che sta riscuotendo l’edizione 2016 di ‘Stelle & Lapilli’ e ha aggiunto: “Abbiamo riscontrato un grande successo sin dalle prime serate. Abbiamo messo su un calendario di eventi fatto di piccoli eventi per tutti, ma di grande qualità. A proposito di Lavica, è un evento che ha una sua continuità negli anni, riscuotendo di anno in anno un enorme successo. Il maestro Barbaro Messina ci onora della sua presenza, le cui opere sono di grande qualità e lanciano a tutti noi dei messaggi forti e da condividere”. (ADNKRONOS)

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