Il club anche quest’anno, disporrà di uno staff medico di altissimo livello tale da garantirgli qualità ed esperienza
La Betaland Capo d’Orlando disporrà per la stagione 2016/17 ancora una volta di uno staff medico di prim’ordine. Nell’ottica della costante e continua crescita del club sotto tutti gli aspetti, anche lo staff a supporto della squadra è ritenuto di strategica importante per gli obiettivi dell’Orlandina.
Il club potrà disporre ancora, infatti, della grande esperienza e competenza acquisita dal dottor Francesco Petralito come specialista in medicina dello sport. Il dottor Sabatino Carianni, specialista nel ramo dell’ortopedia, seguirà le occorrenze nell’ambito di riferimento per conto della società di via Beppe Alfano come avviene da anni. La diagnostica sarà cura della dottoressa radiologa Francesca Russo che si avvarrà degli studi e degli strumenti del Poliambulatorio “La Madonnina”. Le fasi di riabilitazione degli atleti saranno curate presso il “Poliambulatorio Medico Specialistico CSC” gestito dalla professoressa Cristina Carianni e dal fisioterapista Francesco Vitale presso il “Kinetic Center” di Donnina Antonella a Milazzo per quanto riguarda valutazioni posturali della colonna vertebrale e analisi degli appoggi dei piedi. Il dottor Massimo Librizzi si occuperà invece delle necessità relative alla medicina generale e fornirà al club il solito valido supporto.
Inoltre è stata raggiunta l’intesa per la convenzione con l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina, una struttura altamente qualificata in grado di soddisfare tutte le necessità clinico-diagnostiche degli atleti professionisti della Betaland Capo d’Orlando.
Delle risorse insostituibili, infine, al di là dell’elevato e indiscutibile valore professionale, sono rappresentate inoltre dai fisioterapisti Biagio Di Giorgio e Abele Ferrarini che seguiranno come da parecchi anni la squadra a tempo pieno e metteranno a disposizione del club tutta la loro esperienza e la profonda dedizione per fare opera di prevenzione e di acuta osservazione sempre in connessione stretta con l’atleta al fine di raggiungere presto il “gold standard” (miglior protocollo d’azione possibile) e salvaguardare così al meglio la sua salute.