Reggio Calabria, Area Socialista e Popolare presenta i membri eletti al consiglio Metropolitano

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Questa mattina a Palazzo Corrado Alvaro si è tenuta la presentazione degli eletti della lista Area Socialista e Popolare per la giunta Metropolitana

Area Socialista e popolareOggi la sala biblioteca di Palazzo Alvaro a Reggio Calabria ha ospitato la conferenza stampa di presentazione degli eletti al consiglio metropolitano per la lista “Area Socialista e Popolare”. Al tavolo, Pierpaolo Zavettieri, sindaco di Roghudi, e Giuseppe Zampogna, sindaco di Scido. Sono loro i due eletti al nuovo Ente Metropolitano per l’area socialista e durante il corso dei lavori hanno spiegato cosa significa essere stati eletti, cosa comporterà il nuovo incarico e come hanno intenzione di orientare il proprio operato.
Abbiamo fatto un percorso di due anni che parte dalla legge Del Rio: abbiamo interpretato una legge scarsa di rappresentatività, contestandola non per metterci contro il governo ma perché dà un vuoto che caratterizza una sorta di antidemocraticità. I risultati dei giorni nostri sono una querelle tra il primo cittadino Giuseppe Falcomatà e Giuseppe Raffa, presidente della Provincia. Le dimissioni di quest’ultimo, tanto discusse, non accelererebbero l’insediamento della giunta metropolitana ma porterebbero alla scelta di un terzo commissario che prenda le redini fino a febbraio 2017. Una cosa che non giova a nessuno. Se questo fosse un problema irrisolvibile non trovando un accordo col Governo, la mia proposta è rispetto alla coabitazione che “costringa” Raffa e Falcomatà a sedersi insieme e condividere la normale amministrazione e gli obiettivi territoriali“, spiega Pierpaolo Zavettieri.

E continua: “Altro punto è che usciamo con questo simbolo, nato dalle esigenze territoriali e politiche dei territori: l’idea è il tentativo di creare un soggetto che ha radici profondissime, cioè socialisti e populisti. Guardiamo con attenzione allo scenario politico, l’idea che lanciamo è quella di partire subito con la discussione sullo statuto”.
“L’elemento essenziale per noi è questo e sembra una priorità che si accorda con Del Rio. Uno statuto che ha il compito morale di proporre in bozza il sindaco eletto, ma noi abbiamo il compito morale di incalzarlo: dobbiamo proporre una marcia a spron battuto per realizzare incontri con gli amministratori, che poi dovranno condividere in pieno la bozza perché ci sarà una cosiddetta doppia maggioranza con 97 comuni, di cui solo 92 avranno effettivamente la possibilità perché 5 sono commissariati
“, conclude.

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