Reggio Calabria, ignoranza al volante/seconda puntata: molti automobilisti continuano pericolosamente a frenare fino a 20-30km/h sul rettilineo di Bocale ma il limite è a 90km/h
E’ davvero aberrante constatare la guida degli automobilisti, che senza autovelox percorrevano questo tratto di strada a velocità spericolate, fino a 130, 140, qualcuno anche 160–180km/h, effettuando sorpassi (che comunque sono e restano consentiti, essendoci la linea tratteggiata nel centro della carreggiata a separare le due corsie lungo tutto il rettilineo) a velocità folli. Mettevano a repentaglio la loro vita e quella di altri passeggeri e automobilisti, incuranti di ogni limite di velocità e comportamento di civiltà, buon senso e prevenzione, oltre che tutela della propria vita e di quella degli altri. Adesso che ci sono gli autovelox, impuntano a 20–30km/h ma solo perchè ci sono gli autovelox, non per salvaguardare la loro vita, non per evitare incidenti, ma per evitare una multa di 30 euro o qualche punto in meno dalla patente che chissà come hanno preso.
Il problema è che al volante impera l’ignoranza e quotidianamente migliaia di automobilisti continuano a percorrere tutto il tratto fino agli autovelox a 20–30km/h (per poi accelerare fino a 120km/h, quindi superando abbondantemente il limite, appena si è superato l’autovelox). A questo punto tutti i sacrifici delle autorità competenti che provano a limitare i danni con i provvedimenti più idonei risultano vani di fronte al comportamento irresponsabile degli automobilisti. A questo punto neanche i tutor sarebbero utili (ve l’immaginate, centinaia di automobilisti a percorrere 40 o 50 chilometri consecutivi di SS106 sempre a 20km/h!!!), o le pattuglie sul posto. Bisognerebbe riportare a scuola guida davvero tanta gente, ma è un’impresa epica. Senza ombra di dubbio servirebbe più severità negli esami per la patente, molti incidenti che di giorno in giorno siamo costretti a raccontare sono provocati da autentiche follie al volante. E la nuova norma che ha introdotto il reato di omicidio stradale non sembra aver sortito l’effetto utile di deterrente che si sperava potesse avere.
Dopotutto assistiamo ogni giorno in autostrada ad automobili che rimangono per chilometri in corsia di sorpasso con la freccia sinistra sempre azionata, perchè sono convinti che in corsia di sorpasso bisogna tenere la freccia sempre accesa (!!!), quando in realtà la freccia è un indicatore di cambiamento di direzione che serve a indicare un imminente spostamento. In autostrada la freccia va utilizzata verso sinistra soltanto quando ci si sposta da una corsia all’altra per sorpassare (e poi immediatamente tolta appena si è cambiata corsia), e allo stesso modo va utilizzata verso destra quando si torna nella corsia destra (cosa che non fa quasi nessuno). Percorrere la corsia di sorpasso con la freccia sempre azionata, significa indicare agli automobilisti dietro che ci si sta per schiantare volontariamente contro il guard-rail. E’ l’ignoranza al volante che dilaga per un sistema di scuola guida tipicamente “all’italiana”, che elargisce la patente a chiunque senza alcun tipo di controllo e verifica sulle effettive capacità del soggetto a saper guidare l’auto, e quindi a conoscere le regole della strada. E ogni giorno continuiamo a piangere le vittime di quelle che chiamiamo “strade della morte“. Ma l’unica pericolosità delle strade è data da chi guida i mezzi e da come li guida.
Ecco la gallery che illustra la correttezza dei segnali sulla SS106 a Bocale: