Reggio Calabria, chiusa la caffetteria degli Ospedali Riuniti: il PCI sollecita una soluzione

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Il PCI ha inviato una nota per rimettere in evidenza il disagio provocato dalla chiusura della caffetteria degli Ospedali Riuniti

Il PCI ha inviato una nota per rimettere in evidenza il disagio provocato dalla chiusura della caffetteria degli Ospedali Riuniti. Scrivono: “Senza entrare nel merito dei passaggi giuridici e amministrativi che hanno determinato la chiusura del punto ristoro degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, a ormai più di dieci giorni dai fatti, ci si chiede come sia possibile pensare di lasciare priva di un servizio pubblico fondamentale una struttura grande e affollata qual è il Riuniti. Infatti, nel torrido agosto reggino, l’interruzione di tale prestazione, sta causando notevoli disagi ai pazienti, ai familiari che assistono e al personale in servizio. L’impossibilità di procurarsi facilmente cibo e bevande, soltanto in piccolissima parte sopperita dalle macchinette automatiche, costringe a lunghe passeggiate fuori dal perimetro della struttura, generando indignazione e rabbia in chi, trovandosi in ospedale non vive certamente una condizione tranquilla, ed avrebbe invece il diritto a sentirsi “protetto” e assistito. Desta sconcerto osservare attraverso le vetrate i cibi lasciati lì a deteriorarsi, insieme alla non curanza di chi, lontano dai cittadini, dovrebbe trovare il modo di sbloccare al più presto questa spiacevole situazione”.

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