Opporsi allo stravolgimento della Carta è un dovere per chi vuole impedire un cambio della forma di governo che allontanerà la nostra Repubblica da quei valori che i nostri padri fondatori hanno voluto. Per questo la posta in gioco è molto alta perché quello a cui saremo chiamati è un referendum sui “Valori” della Repubblica.
Il Comitato “Democrazia e Costituzione” per il NO al referendum, costituito da tutte quelle forze che hanno dato vita alla lista “La Sinistra” alle ultime elezioni regionali calabresi, vede l’importante partecipazione di Alessandro Mazzitelli, docente Diritto Pubblico e Costituzionale Unical e il coinvolgimento di Rifondazione Comunista, e ha svolto in tutto questo tempo insieme all’A.N.P.I., ai Sindaci di vari Comuni calabresi, agli Assessori, alle Associazioni, ai Partiti e ai Cittadini iniziative che, oltre alla raccolta delle firme, hanno contribuito a sensibilizzare le persone su questa importante tematica.
Il 22 marzo scorso presso il Consiglio provinciale di Reggio Calabria di Reggio Calabria si è tenuta l’iniziativa per il NO al Referendum sulle modifiche costituzionali “Una primavera per la democrazia costituzionale” del Comitato provinciale per la democrazia costituzionale, con la partecipazione del magistrato Domenico Gallo, Referente del Comitato Nazionale. Altre iniziative sono state organizzate in vari paesi della nostra Calabria e tante ancora occorre organizzare perché serve una grande mobilitazione di forze per spiegare che è in atto un disegno autoritario diretto a concentrare nelle mani dell’esecutivo – e segnatamente nel capo del governo – tutto il potere e per ricordare anche a noi stessi, che nei momenti cruciali, il popolo rimane l’ultimo depositario della legittimità costituzionale e l’ultima risorsa, l’ultima istanza in grado di salvare la democrazia rappresentativa del nostro Paese. L’adesione convinta all’iniziativa del 5 settembre a Roma va in questa direzione e vuole essere un segnale della necessità di riunire tutte le forze per vincere una battaglia dalla quale dipenderà il futuro della nostra democrazia.