Reggio Calabria, il Comitato Lavoratori Co.Co.Co. Scuola in difesa del personale ATA di Palermo

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Trasferimenti imposti al personale ATA di Palermo: Comitato Lavoratori Co.Co.Co. Scuola di Reggio Calabria invia una nota alle autorità in difesa dei colleghi

Il presidente del Comitato Lavoratori Co.Co.Co. Scuola di Reggio Calabria ha inviato alle autorità una nota relativa ai trasferimenti imposti al personale ATA di Palermo. Scrive: “Gentilissimi, questo Comitato è venuto a conoscenza che, presso le istituzioni scolastiche dell’Ambito Territoriale della provincia di Palermo si sono verificate delle gravissime anomalie relative all’assegnazione, mediante trasferimento, di personale ATA di ruolo su inesistenti posti liberi negli organici di tali istituzioni. Si è a conoscenza che dove sono presenti i lavoratori Co.Co.Co., di cui al D.M. 66/2001, individuati quali perdenti posto e quindi messi in mobilità, di contro è stato trasferito personale di ruolo su posto libero inesistente che diventa un evidente eccesso di organico.Inoltre, nelle istituzioni scolastiche dove esistono posti accantonati per i lavoratori Co.Co.Co. e dove l’organico di diritto del personale ATA risulta corretto e regolare, si è verificato altresì, in tali istituzioni, il trasferimento su posto libero inesistente di personale di ruolo che anche in questo caso, diventa un evidente eccesso di organico. Ciò comporta innanzitutto, ed in ogni caso, un grave danno erariale per lo Stato e fatto più importante per il personale Co.Co.Co., la perdita del posto in organico accantonato, con conseguente messa in mobilità, in palese violazione delle norme in essere. Ad avviso di questo Comitato questa è una manovra studiata e mirata a danneggiare direttamente il personale Co.Co.Co., pertanto, al fine di tutelare i lavoratori Co.Co.Co. si invitano le SS.LL. a voler disporre con la massima urgenza, ciascuno per quanto di propria competenza, i necessari controlli su quanto sopra esposto. In assenza di provvedimenti mirati a razionalizzare e riportare il tutto all’interno delle regole, inevitabilmente, questo Comitato si troverà costretto a rivolgersi all’autorità giudiziaria”.

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