Reggio Calabria, protesta dei lavoratori davanti al Comune: chiesto un incontro con il Sindaco [FOTO e INTERVISTE]

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Gli ex lavoratori del Sireneuse, del bar degli Ospedali Riuniti e della società Nuova Orchidea hanno protestato stamattina davanti al Comune

Questa mattina un nutrito gruppo di lavoratori arrabbiati si è riunito davanti a Palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria, per sollecitare l’amministrazione riguardo la sorte che gli è toccata per “colpe” portate dai loro datori di lavoro. Le ultime azioni interdittive antimafia, infatti, hanno portato alla chiusura di diversi gazebo sulla via Marina, tra cui quello del Sireneuse, con conseguente licenziamento dei lavoratori che da un giorno all’altro si sono ritrovati per strada. Stessa sorte è toccata alla società Nuova Orchidea e ai lavoratori del bar degli Ospedali Riuniti.  “Siamo scesi in piazza a protestare dopo che le società sono state raggiunte da un interdittivo antimafia che non ha tenuto conto del futuro dei lavoratori” spiega Francesco Anoldo, dirigente sindacale FSI Confintesa. “C’è un vuoto normativo che non prevede la salvaguardia dei posti di lavoro per quelle aziende che vengono colpite dal coso antimafia. Paradossalmente, per confisca o sequestro c’erano delle soluzioni di amministrazione controllata. in questa situazione non è prevista la salvaguardia dei posti di lavoro. Per questo siamo costretti a scendere in piazza e a protestare perché va bene la giustizia, ma giustizia è anche la salvaguardia dei posti di lavoro che fino ad oggi non è stato fatto. Chiederemo un incontro al sindaco perché ci dia delle conferme e poi vogliamo che venga fatto un tavolo con prefettura, comune e organizzazioni sindacali per dare delle risposte a questi lavoratori”.
Ancora però le porte di Palazzo San Giorgio restano chiuse per loro, che sostano davanti all’ingresso in attesa di risposte.

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