Chef da tutta Italia sono arrivati a Lipari per cimentarsi nella preparazione delle meduse, ricche di proteine e collagene
Nella cucina orientale, da sempre più sperimentale e all’avanguardia rispetto alla nostra, già da molti anni hanno inserito le meduse tra i piatti tipici della loro ristorazione.
Per cui, perché non sperimentarci anche noi?
E’ proprio questo l’obiettivo suggerito dal delegato di Marevivo delle Isole Eolie, Enzo Donato, che ha organizzato una degustazione di meduse della specie Pelagia Noctiluca nell’isola di Lipari, con grande stupore di tutti i commensali.
Lo scopo è non solo quello di arricchire le risorse culinarie della nostra cultura, ma anche quello di ampliare la nostra pesca, evitando così l’estinzione di numerosi pesci, come ad esempio il tonno rosso e prevenire, invece, il moltiplicarsi in maniera eccessiva delle stesse meduse, che stanno, negli ultimi anni, spopolando nei nostri mari proprio a causa della mancanza di predatori naturali.
La Fic (Federazione Italiana Cuochi) si è quindi mostrata molto favorevole a questa sperimentazione, auspicandosi che esse possano diventare un alimento base nelle nostre cucine e quindi un vero e proprio cibo del futuro.
Le meduse, ricche di proteine e collagene, hanno a tutti gli effetti le carte in regola per essere cucinate in mille modi, dalla marinatura, alla frittura e al palato il loro gusto, sarebbe simile a quello delle vongole, mentre la consistenza è vicina a quella del polpo.
Non ci resta, quindi, che attendere ed osservare (e per i più fortunati, assaggiare) la ricerca e la sperimentazione dei più grandi chef stellati d’Italia per rivalutare le meduse e portarle sulle nostre tavole.