Terremoto Centro Italia: richiesta la sospensione dei mutui per le popolazioni colpite dal sisma

StrettoWeb

Tutte le sigle sindacali del credito si stanno adoperando per alleviare le popolazioni colpite dal sisma

LaPresse/Vincenzo Livieri
LaPresse/Vincenzo Livieri

I lavoratori del credito scendono in campo per la popolazione terremotata e chiedono “all’Abi di avviare da subito una raccolta di fondi che veda la partecipazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del credito, con una quota pro capite di 10 euro”. Lo annunciano tutte le sigle sindacali del credito: Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Sibfub, Ugl Credito, Uilca e Unisin, ribadendo che “la popolazione ha bisogno di aiuti materiali ed economici immediati per non ripetere altre, passate, tristi esperienze”.
“All’Associazione Bancaria -proseguono i sindacati dei bancari- sollecitiamo un intervento almeno pari all’intera somma raccolta fra tutti i dipendenti del settore. Abbiamo già chiesto inoltre all’Abi, come già attuato nel caso del terremoto in Emilia del 20 e 29 maggio del 2012, di farsi carico presso tutti gli istituti di credito di sospendere le rate dei mutui, dei prestiti e di tutte le altre iniziative finanziare che riterranno opportune per alleviare le popolazioni colpite da questo grave sisma”, dicono ancora i sindacati.
“Informiamo i colleghi -spiegano- che il Consiglio di Prosolidar ha già deliberato di utilizzare il fondo dedicato per le emergenze a sostegno delle persone che stanno vivendo questo catastrofico evento. Sul sito di Prosolidar saranno, tempo per tempo, evidenziate le iniziative che verranno assunte”.
“Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori di partecipare all’azione di solidarietà, avviata di concerto con l’Abi, con un contributo di minimo 10 euro (fiscalmente deducibile) attraverso la sottoscrizione di un apposito modulo”.
“Siamo convinti che ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori bancari si distingueranno per generosità e partecipazione a un’azione collettiva di solidarietà, che porti un segnale di speranza e vicinanza a una popolazione che sta vivendo momenti drammatici”, concludono Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Sibfub, Ugl Credito, Uilca e Unisin. (ADNKRONOS)

Condividi