Giro d’Italia 2017, Nibali: “sarebbe una cosa bella arrivare nella mia Messina in maglia rosa”

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Giro d’Italia 2017, ecco le parole di Nibali che commenta le tappe siciliane

Durante la presentazione del Giro d’Italia 2017 in corso in questi minuti a Milano, lo Squalo dello Stretto Vincenzo Nibali ha commentato le due tappe siciliane, quella durissima dell’Etna e poi anche l’arrivo nella sua Messina. “Sarebbe bello arrivare a Messina in maglia rosa, ma io come sempre voglio andarci cauto e stare con i piedi per terra. Sicuramente la tappa dell’Etna è molto dura, ma siamo solo alla prima settimana, certamente avere la maglia rosa nella mia città sarebbe bello. C’è anche il Blockhaus nella prima settimana, che è un’altra salita durissima, quindi bisogna arrivare al Giro subito in ottima forma già dall’inizio“.

L’Etna? Ho affrontato la salita nel 2011 quando vinse Contador. Questo versante non è molto semplice e il pezzo finale è veramente difficile, a volte si può incontrare il vento“, ha aggiunto Nibali.

Commentando l’arrivo di tappa a Messina, Nibali ha poi dichiarato che “quando ero ragazzino vivevo il Giro da spettatore, non mi immaginavo in maglia rosa ne’ di poterlo mai vincere, ma mi ricordo che quando passava il Giro a Messina aspettavo l’arrivo dei velocisti, in alcuni casi anche Cipollini, con il passaggio a Portella Mandrazzi e il classico arrivo in città per velocisti. Penso che oggi per tanti ragazzi sia incredibile poter rivivere quelle stesse emozioni“.

Le parole di Cipollini

State attenti alla quarta tappa, l’Etna. Non c’è tempo di aspettare che la condizione arrivi pian piano correndo. Al primo vero arrivo in salita non si capisce chi vincerà il Giro, ma di sicuro si capirà chi non lo vincerà. Attenzione anche perché arriva dopo il giorno di riposo“. Lo ha detto alla presentazione del Giro d’Italia numero 100 al Palazzo del Ghiaccio di Milano, l’ex velocista Mario Cipollini, rivolto a Vincenzo Nibali e Fabio Aru con lui sul palco, a proposito delle prime salite del Giro, sull’Etna e sul Blockhaus. “Ho vissuto emozioni veramente intense e sono felice di aver fatto il ciclista. Ho visto grandissimi atleti come Indurain, sono davvero emozionato di aver fatto parte di questa famiglia“, ha aggiunto.  “Per quale motivo il Giro d’Italia non deve essere la gara più bella del mondo visto che il nostro è il Paese più bello del mondo?“, si è chiesto poi riprendendo le parole del primo azionista di Rcs, Urbano Cairo, secondo cui “il Tour ci ha staccati“. “Da San Pantaleo ad Olbia è veramente difficile, io mi ricordo di essermi staccato. Se chi è davanti vuole vincere la prima tappa è complicato riprenderlo“, ha concluso Cipollini.

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