Oliviero Toscani, uscita infelice a Vibo Valentia contro un ragazzo calabrese
Le scuse di Toscani sembrano più che altro un arrampicarsi sugli specchi. Che c’entra la cultura del localismo con i selfie? E che c’è di male a scattarsi una foto con persone “che non conosco“, ma con cui si condivide un momento della vita, come anche una lezione di fotografia? Che poi quel ragazzo a Toscani lo conosceva eccome…
Toscani dovrebbe vergognarsi della battuta al ragazzo calabrese, che in realtà è figlio di una poliziotta e di un carabiniere. E nelle sue difese, lo accusa ancora di “non aver capito nulla“. In realtà il giovane calabrese ha spiegato nel suo post su facebook che “dopo la conferenza e l’inaugurazione ho chiesto all’artista di poter avere il piacere di fare una foto insieme in modo da poter conservare uno scatto con il celebre ‘maestro del clic’. La risposta è stata deludente: ‘No’. Un no secco e deciso seguito da affermazioni sul mio presunto status sociale“.
Il giovane si chiama Vittorio Sibiriu, è un appassionato di fotografia, ha 18 anni, e su facebook racconta che Toscani “mi ha additato come un potenziale ‘mafioso’ affermando che avrei benissimo potuto esserlo poiché, a suo dire, anche Matteo Messina Denaro non ha la faccia da mafioso eppure lo è. Parole pronunciate di fronte a testimoni, perché con me c’era un’amica, cui avevo chiesto di scattare la foto“.
Papà sardo carabiniere, mamma pugliese poliziotta, Vittorio è nato e cresciuto a Vibo Valentia, nel post si dice “deluso e più che altro offeso e amareggiato. Vorrei ricordare al signor Toscani che la principale qualità di un artista dovrebbe essere l’umiltà, cosa che a quanto pare non rientra tra i termini del suo vocabolario. E, per concludere, vorrei dire che l’unica cosa che il suo atteggiamento provoca in me è lo sdegno. L’artista Toscani è di grande caratura, l’uomo molto discutibile. Dispiace assistere ad una differenza così netta tra questi due aspetti, perché vorremmo sempre, da un artista che amiamo, anche comportamenti conseguenti“.
Alla fine, Vittorio Sibiriu si rivolge direttamente a Toscani: “Mi dispiace molto di averla conosciuta e di aver perso due ore della mia vita ad ascoltare le sue parole definite ‘anticonformiste’ e usate ‘per lanciare messaggi contro i pregiudizi’, ai miei occhi adesso appaiono solamente come poco coerenti. Se è vero che vanno sfatati i luoghi comuni dell’umanità il primo a doverlo fare è proprio lei. Essere calabrese non significa essere mafioso e dovrebbe vergognarsi di questa sua idea ottusa“.