Nel reggino il vino più antico d’Italia, Il greco di Bianco

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Bianco (RG) tappa del press tour enogastronomico, grazie al suo vino, ha accolto i più accreditati giornalisti specializzati del settore agroalimentare

Si pensa, che il greco di Bianco abbia origini antichissime, risalenti al VII secolo a.C., quando un colono greco porto’ i primi tralci della vite sbarcando nell’odierno Capo Bruzzano. Furono proprio i Greci, fin dall’VIII secolo a.C., a individuare sui litorali dell’Enotria, che significa terra del vino, le zone vocate alla vite e a dare impulso, con i loro vitigni e con le loro pratiche a una ottima produzione. Ed un vino cosi’ non poteva ricevere l’attenzione della stampa enogastronomica italiana, con una tappa del press tour enogastronomico che ha visto convergere a Bianco, da tutta Italia, i piu’ accreditati giornalisti specializzati del settore agroalimentare. L’iniziativa e’ stata organizzata dal Comune di Bianco in collaborazione con l’Unaga (Unione nazionale dei giornalisti agricoli e agroalimentari italiani, Gruppo di specializzazione della Fnsi), la Regione, il Comune di Casignana, la Proloco di Bianco, l’Universita’ Mediterranea di Reggio CALABRIA, l’Arsac, l’Associazione Citta’ del Vino e le aziende vitivinicole locali. Tra convegni, incontri, dibattiti e visite nei luoghi di produzione, anche una vendemmia al chiaro di luna. Le uve di questo vino vanno raccolte rigorosamente a mano, stese delicatamente su graticci di canna al sole ed esposte al calore per circa 8-10 giorni. Solo dopo avviene la pigiatura. Oppure vengono appassite direttamente sulla pianta, previo schiacciamento o torsione del rachide ad opera dell’uomo. Nasce cosi’ un vino particolare, dal colore giallo ambrato, profumato di zagara, dal sapore dolce, morbido pieno ed armonico, di stoffa elegante e sostenuta. Il Mantonico (di colore giallo citrino e sapore pieno) il cui nome deriva dal greco mantoniko’s (profeta) era, come il Greco, particolarmente apprezzato dai sacerdoti dell’antica Locri Epizephiri in quanto si credeva che avesse virtu’ divinatorie, afrodisiache e terapeutiche. Tra le visite offerte ai partecipanti del press tour, quella nella villa romana di Casignana e ad alcuni antichi palmenti risalenti all’epoca della Magna Grecia nel bosco di Ru’dina-Ferruzzano: scavati nella roccia, sono vasche per la vinificazione utilizzate fin dall’antichita’ (nella zona ne sono stati censiti almeno 700) per la pigiatura dell’uva e la fermentazione dei mosti. Grande interesse ha avuto l’anteprima del Museo del Vino, istituito dal Comune di Bianco per la conoscenza e conservazione degli antichi strumenti del processo di vinificazione e della valorizzazione del territorio, che sara’ presto aperto al pubblico. L’ultima giornata del tour press enogastronomica e’ stata dedicata alla discussione, con un convegno sul tema “Il Greco di Bianco Doc e il Mantonico Igt raccontano la storia del territorio: come valorizzarli?” tenutosi, con la presenza di esperti del settore, nella splendida cornice della Villa romana di Casignana. Il Greco di Bianco e il Mantonico, insomma, hanno tutte le carte in regola per diventare gli ambasciatori del gusto della Riviera dei Gelsomini.

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