Rosarno, il gruppo di persone che ha messo in atto l’occupazione dell’ex cementificio chiede che lo Stato riservi la sua attenzione, prima che agli immigrati, ai cittadini italiani che vivono in stato di indigenza
Da circa 10 giorni un gruppo di cittadini disoccupati e senza casa sta protestando a Rosarno, nel reggino, bloccando i moduli abitativi della Betom Medma, ex cementificio confiscato alla cosca Bellocco, destinati all’accoglienza di migranti. Grazie ad un finanziamento con il Pon Sicurezza di circa 2 milioni di euro, nelle strutture era prevista la realizzazione di un centro di formazione lavoro con una foresteria di 60 posti letto. I lavori di realizzazione delle case erano stati sospesi dopo un’interdittiva antimafia sull’impresa che li stava costruendo, le strutture erano state successivamente saccheggiate. Il leader dei Gop, gruppo che sta portando avanti la protesta, afferma: “prima bisogna assistere le famiglie italiane. I politici non si occupano dei problemi della gente”.