“Sanità negata a Reggio Calabria”, durissima replica del dottor Scaffidi alla Direzione Generale dell’AO e al delegato del Sindaco: “mi ritengo offeso come cittadino”

StrettoWeb

“Sanità negata a Reggio Calabria”, il dottor Gianluigi Scaffidi interviene sulla vicenda di Reumatologia e Ginecologia rispondendo in modo duro alle dichiarazioni della Direzione Generale e del delegato del Sindaco

reggio-calabria-ospedale-morelli-dueIl Segretario Aziendale AO di Reggio Calabria e Consigliere nazionale ANAAO-ASSOMED, dottor Gianluigi Scaffidi, interviene sulla vicenda della “Sanità negata a Reggio Calabria”, sollevata nei giorni scorsi da StrettoWeb, con una lettera che pubblichiamo integralmente:

Egregio Direttore,
Le chiedo ancora la cortese ospitalità al fine di evidenziare le perplessità che suscitano la nota del direttore generale dell’Azienda ospedaliera nonché del delegato del Sindaco.

Riguardo al direttore generale, premesso che l’ ego ipertrofico lo porta ancora una volta ad auto lodarsi per cose che un normale direttore di Azienda ospedaliera dovrebbe – ripeto – normalmente fare, mi ritengo offeso come Cittadino, ancor prima che come protagonista della vicenda venuta a galla grazie alla capacità e correttezza di StrettoWeb, dall’accusa che ci accomuna di essere “mero strumento in mano agli umori di qualcuno”.

Bene, se umori esistono nella vicenda questi sono tutti del direttore generale che, per salvare la faccia, non esita a  cambiare “umore” di fronte all’evidenza dei fatti resi noti. Infatti, in merito alla Reumatologia il direttore dimentica di avere risposto alla mia nota che evidenziava già da mesi il problema che “appare ben strano, in merito alla problematica sottesa alla Sua nota, afferente la mancata assegnazione a questa Azienda di posti di degenza ordinaria di Reumatologia, che le sue pur legittime osservazioni e correlate doglianze siano rivolte a questa Direzione, anziché alla competente Struttura Commissariale “Piano di Rientro”.Per altro giova ricordare che il da Lei richiamato DCA n. 30/2016 ha solo parzialmente implementato la rete territoriale delle degenze reumatologiche regionali, consolidata nel tempo, nell’ambito dei due poli già da tempo esistenti, l’uno pubblico presso l’AO di Cosenza e l’altro privato presso la Casa di cura privata “Madonna dello Scoglio” in Cotronei, che evidentemente, secondo i tecnici a ciò preposti, riescono a coprire le esigenze di posti letto reumatologici di tutta la Regione, ivi compresa l’Area centrale e l’Area sud, che ne sono privi”.

Come si vede, nessun accenno alla non condivisione della scelta né alcun accenno a formali o informali proteste elevate contro questa scellerata scelta ma solo il silenzioso asservimento al volere ed al potere di altri. Anzi, a leggere la frase che ho sottolineato si evince una piena condivisione dell’operato dei Commissari ! Se fosse vera l’attestazione della “profonda contrarietà” alla scelta su Reumatologia la risposta datami – che vorrebbe anche essere sarcastica ma è solo penosa – avrebbe dovuto essere certamente un’altra.

Nessuna risposta, invece, sulla situazione dell’Ostetricia e Ginecologia ancor più grave della Reumatologia. A tal proposito comunico al direttore generale, che fa finta di non sapere, ed ai Cittadini che la Commissione di verifica attivata dai Commissari governativi ha dichiarato il punto nascita dell’Azienda ospedaliera privo di alcuni requisiti di legge. Poiché esiste un verbale ufficiale non ci verrà a dire il direttore generale che anche stavolta si tratta di “umori” o del solito uomo nero che vuole fare del male a lavoratori “instancabili (senza usare eufemismi)”come lui. Quindi un punto nascita che sopportava a mala pena un carico di meno di duemila parti dovrà accollarsene oltre tremila ancorchè privo di requisiti di legge. Anche per tale vicenda  il direttore avrà “manifestato profonda contrarietà” ?

Il direttore sa benissimo, come evidenziato dalla richiesta di replica ai sensi di legge (a mio parere assolutamente priva di buon senso e frutto della sindrome da accerchiamento) che il direttore generale di un’Azienda pubblica ha l’obbligo di esplicitare i suoi atti e le sue volontà in termini formali attraverso atti deliberativi o note formali altrimenti si tratta di chiacchiere da bar di un professionista che, con tutto il rispetto del professionista, contano quanto il due di coppe con la briscola a bastoni.

Quindi, nel dichiararmi pronto a chiedere scusa al direttore e ad affrontare assieme a lui ed a StrettoWeb la battaglia contro quanti continuano ad usare la mia Città, nel silenzio della politica e delle Istituzioni, come bancomat chiedo al direttore generale di rendere pubbliche le sue formali note di protesta che dimostrino la sua “profonda contrarietà”.

Per quanto riguarda la politica e le Istituzioni, nella fattispecie il Sindaco, è francamente risibile la posizione del delegato Valerio Misefari. Premesso che lo scrivente aveva inviato formale nota e relativo sollecito già da mesi e che si era anche adoperato, per le vie brevi, per un autorevole intervento del Sindaco su entrambe le questioni (Reumatologia e Ostetricia) non posso non ridere di fronte all’affermazione “non capiamo perché c’è stata questa discriminazione”. Capirebbe anche un ragazzino di scuola media che 50 diviso tre fa 15 e non 10+40. Qui non si tratta di capire, ammesso che il civico consesso ne abbia capacità e voglia, ma di agire e, quindi, fa piangere la volontà dichiarata di “non volersi rivolgere alla Magistratura” anche perché non c’è il tempo. A fronte di un fatto noto da tre mesi !!! Sappia il delegato del Sindaco che per preparare il ricorso al TAR occorrono non più di due giorni ed io mi dichiaro disponibile, a titolo assolutamente gratuito, a fornirgli le mie competenze  a supporto.

Il delegato del Sindaco, ancora, conferma la delicatissima situazione di Ostetricia ma, ovviamente, senza alcuna proposta. Evidentemente il Sindaco è troppo occupato a preparare la futura inaugurazione del Ponte sullo Stretto ed a decongestionare Villa San Giovanni dal traffico pesante in partenza per Messina congestionando ed inquinando la nostra Città. Per inciso, una domanda: ma Falcomatà  è stato eletto Sindaco di Reggio Calabria o di Villa San Giovanni ?

Caro amico delegato del Sindaco i diritti di cittadinanza si difendono con la politica quando le scelte, ancorchè sbagliate restano nei limiti del lecito ma si difendono nelle aule di Tribunale quando le scelte non solo sono illogiche e sbagliate ma travalicano, come nei casi rappresentati, anche i limiti della liceità.

Infine, caro Direttore, La ringrazio per avere citato i moti del ‘70 cui ho partecipato con passione e convinzione senza alcuna coloritura politica o partitica ancorchè chi si opponeva a quella che ha rappresentato una vera rivolta di popolo abbia recitato il mea culpa molti anni dopo. Chi non conosce la storia non può certo trarre alcun insegnamento per il futuro e, quindi, trovo assolutamente disdicevole che il direttore generale dell’Azienda ospedaliera sarcasticamente intenda sminuire “nella sua suprema ignoranza” quei fatti. Ecco, almeno su una cosa sono d’accordo con il direttore: nella sua dichiarata suprema ignoranza che dovrebbe, però, portarlo al rispetto verso fatti di cui, assieme a migliaia di Reggini, vado orgoglioso. Quantomeno porti rispetto a quanti hanno perso la vita per una causa in cui credevano.

Oggi, invece, le Istituzioni sono così asservite al potere che scippa da sempre la nostra Città da avere anche paura ad adire la Magistratura per non disturbare il manovratore che, domani, magari potrebbe non inserirti nella lista per la Camera dei Deputati.

Caro Direttore, in conclusione Le faccio una proposta al fine di evitare polemiche sterili a distanza. Si faccia promotore di un tavolo invitando il Sindaco, il direttore generale, lo scrivente ed i rappresentanti di APMAR. Sarà un’occasione per chiarire ed essere sinergici senza umori né favolette. A margine, potrò anche spiegare al direttore generale, se vorrà, cosa abbiano rappresentato i moti del ’70.

Infine, La ringrazio per avere portato alla luce due problemi seri e riguardanti gli interessi della collettività che, senza l’intervento di StrettoWeb, sarebbero rimasti nel silenzio di quanti, oggi, recitano la parte dei “meravigliati della grotta” per non usare un’altra espressione poco urbana ma più efficace.

Cordiali saluti

Il Segretario Aziendale AO di Reggio Calabria e Consigliere nazionale ANAAO-ASSOMED

f.to  Dr. Gianluigi Scaffidi”.

Condividi