Squadra antimafia 8: grosse novità in arrivo nella sesta puntata di venerdì 14 ottobre

StrettoWeb

di Tari Romeo – Valsecchi non si smentisce e anche nell’ottava serie la Squadra Antimafia non risparmia colpi di scena sensazionali. Se facciamo il punto infatti fino ad ora, abbiamo avuto conferma che De Silva non muore mai; tra servizi segreti, forze dell’ordine, mafia e poteri forti più o meno occulti riesce a sopravvivere con un ruolo sempre da protagonista; la squadra finalmente ha scoperto che il piccolo mafioso calabrese Giovanni Reitani rientrato dopo circa 40 anni d’oltreceano, di fatto è il potente boss siciliano Ulisse Mazzeo, che sarebbe dovuto essere la vittima di Reitani , del quale, dopo averlo ucciso, ha rubato l’identità; e adesso è rientrato in Sicilia per vendicare i gravi torti subiti anche e soprattutto nei suoi affetti più cari, seminando stragi in ogni dove. E adesso ? Ancora grosse novità sono nell’aria . Rosy Abate e il piccolo Leonardino sono morti veramente ? possibile che una donna spregiudicata e scaltra come l’Abate abbia lasciato solo una scia di denaro che porta in terre lontane? mah ! magari ricompariranno tutti e due e magari ricomparirà pure l’inquieto e tenebroso Commissario Calcaterra, che pare al momento stia in clinica a curarsi. Il copione è in un certo senso ripetitivo perchè la Squadra arriva sempre tardi, dopo la mafia e dopo altri poteri, e c’è sempre molto versamento di sangue. Tutto sommato comunque,emerge un gruppo, dove i sentimenti personali e la vita privata si intrecciano con l’impegno lavorativo secondo parametri che possono essere uno specchio della vita reale. Gli uomini e le donne che appartengono alle forze dell’ordine portano comunque intriso nella propria personalità il fardello del proprio vissuto con il quale devono confrontarsi e fare i conti quotidianamente. Bravi tutti i componenti lo staff della Duomo con una menzione particolare al femminile per Anna Cantalupo, la brava attrice Daniela Marra di Reggio Calabria, e per Rosalia Bertinelli, al secolo Silvia D’Amico, siciliana di Catania, sempre più determinate a svelare gli intrighi tra mafia e altre realtà cominciando dal traffico di uranio, che vale una vera e propria “fortuna” sul mercato nero.

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