Il meetup MoVimento 5 Stelle di Villa San Giovanni ha festeggiato i 4 anni di vita sul territorio con i Parlamentari Federica Dieni e Paolo Parentela, aprendo la campagna referendaria sul “NO” del 4 Dicembre
Ieri il Meetup MoVimento 5 Stelle di Villa San Giovanni ha festeggiato i 4 anni di vita con una grande festa invitando gli attivisti dell’intera area reggina. Una festa che è stata coordinata al meglio dai Parlamentari della Camera Federica Dieni e da Paolo Parentela e da tutti gli attivisti del meetup villese e cittadini di Villa San Giovanni. È stato anche un evento per poter discutere delle ragioni sul referendum e sul perché (secondo le loro opinioni) votare “No” il 4 Dicembre 2016. Ai microfoni di StrettoWeb, gli attivisti del Meetup di Villa San Giovanni ci hanno spiegato cosa ha rappresentato questo evento e le motivazioni sul “NO” al Referendum del 4 dicembre: “Abbiamo organizzato questo evento per i 4 anni del Meetup, per accogliere in modo festoso tutta la cittadinanza e per far comprendere ancora una volta che siamo presenti nel territorio villese e iniziare la nostra battaglia referendaria sul “NO” al Referendum del 4 dicembre. In questi 4 anni di vita abbiamo realizzato molte battaglie, siamo stati costanti nel territorio e abbiamo lavorato sempre per risolvere i problemi della nostra città. Problemi come l’amianto a Bolano, ci siamo interessati della depurazione, dei lavori non ottimali del ripascimento, delle scuole e del problema delle antenne”. In questi anni, il lavoro del Meetup è stato intenso, con molte battaglie portate a conclusione e soprattutto gli attivisti vigilano in modo costante e coerente i lavori dell’Amministrazione attuale cercando di tutelare il cittadino.
Per la campagna referendaria sul “NO”, gli attivisti stanno procedendo nella stesura di un calendario che vedrà tutta la cittadina coinvolta attraverso l’uso di banchetti informativi e di eventi. “Il motivo del “NO” è molto semplice: – tuonano gli attivisti ai nostri microfoni- la riforma è portata da elementi poco raccomandabili come Verdini, Renzi e Boschi. Ci troviamo Verdini (eletto Padre Costituente) che è indagato per un processo per la P2, la Boschi che è interessata alle vicende Banca Etruria e abbiamo il Premier Renzi che porta favori alle banche o a varie lobbie petrolifere”.