Ciclismo, torna il “Giro di Sicilia”: sarà una grande corsa ciclistica con 6 tappe dal 7 al 15 ottobre 2017
“Abbiamo voluto riportare in Sicilia – ha detto l’assessore Anthony Barbagallo – una delle manifestazioni internazionali piu’ amate di ciclismo, con l’obiettivo di promuovere un viaggio culturale nella nostra isola, coniugando per la prima volta in assoluto, a livello mondiale, sport, cultura, turismo e storia. Stiamo lavorando per avviare una sinergia strategica con il Regno Unito, una joint venture con Sheffield, che e’ la capitale dello sport in Inghilterra“. “Il Giro di Sicilia probabilmente si svolgera’ dal 7 al 15 ottobre 2017, ma il calendario definitivo lo comunicheremo il 28 febbraio“, ha aggiunto l’assessore Barbagallo. Presenti in conferenza stampa tre dei membri del comitato organizzativo del Tour: Chung Su-Ri, responsabile internazionale, Guy Masterman, responsabile marketing e James Hope-Gill, consulente tecnico dell’organizzazione internazionale. Collegato in videoconferenza Richard Carbon, ex ministro dello Sport del regno Unito, in qualita’ di ambasciatore internazionale del Grand tour.
“Si tratta di nomi di spicco nell’ambiente sportivo internazionale – ha detto Barbagallo -. Sono 6 le tappe del tour, che passera’ dalla Villa del Casale, a Siracusa, Pantalica, dalla Valle dei Templi, a Noto e nei borghi piu’ belli d’Italia di Gangi, Montalbano Elicona e Sambuca di Sicilia. Per ora non c’e’ un progetto di finanziamento da parte dell’assessorato per la manifestazione. Noi ci occuperemo degli aspetti logistici e organizzativi“.
A illustrare i dettagli del tour ai cronisti e’ stato Chung Su-Ri: “Con questa gara vogliamo rievocare tutta la storia del ciclismo siciliano a livello internazionale e promuovere un nuovo viaggio culturale nell’Isola – ha detto – Il montepremi complessivo dovrebbe oscillare attorno ai 400 mila euro“. Il Grand Tour of Sicily fa parte di una strategia turistico-sportiva che mira a incentivare i rapporti diretti della Sicilia con la Corea. L’evento prevede, infatti, l’invito, tramite “wild card”, di corridori professionistici asiatici. “Vogliamo far guadagnare alla Sicilia una maggiore visibilita’ nell’Est asiatico, che oggi rappresenta il flusso turistico piu’ importante a livello internazionale“, ha aggiunto Chung Su-Ri. Fiore all’occhiello del Tour sara’ la gara amatoriale “Tourist Race”. I partecipanti non andranno a competere per vincere una gara di ciclismo, ma intraprenderanno una serie di prove – sara’ una sorta di caccia al tesoro culturale – essenziali per proseguire alla tappa successiva.