Dal documento approvato si deve ripartire con slancio verso scenari che, solo rimanendo uniti e compatti, potranno squarciare le tenebre in cui gli architetti e i liberi professionisti del settore in generale, per anni sono stati relegati, restituendo loro la legittima autorevolezza e imparzialità. Si è tracciata una strada, si tratta di seguirla con impegno, competenza e determinazione.
Ecco il docume
A conclusione del VI Congresso Regionale degli Architetti di Sicilia, i cui argomenti principali focalizzanti il tema del “Lavoro” e relativi a:
– Azioni di politica professionale;
– Riforma Urbanistica e Semplificazione;
– Riqualificazione Urbana e sostenibilità:
– Politiche Europee ed Internazionalizzazione
che nello specifico vengono così riassunti:
Politiche professionali
In ambito Nazionale proseguire quelle azioni di riconoscimento del ruolo sociale degli Architetti nonché, la valorizzazione della capacità sussidiaria dell’Architetto, rispetto agli organi e funzioni statali;
Le linee strutturali e politiche degli architetti devono mirare alla:
– Valorizzazione funzionale ed economica delle professioni, anche attraverso il riordino in chiave sistematica delle competenze;
– Garantire l’autonomia e indipendenza intellettuale e tecnica dell’Architetto;
– Riequilibrare le condizioni di diritto e dei doveri fiscali
– Incentivare le aggregazioni professionali rivedendo la disciplina delle STP;
– Assicurare l’equo compenso e la certezza dei pagamenti.
Strategie e Sinergie
Con un’azione sinergica i soggetti interessati nel settore edile: Consulte e Federazioni delle Professioni Tecniche, Sindacati di categorie, ANCE, si impegnano a costituirsi in una “Rete delle Professioni Tecniche e Scientifiche della Sicilia” che dovrà operare in collaborazione con la Rete delle Professioni Tecniche Nazionali, al fine di individuare azioni e strategie a sostegno della Politica per lo sviluppo del lavoro nel territorio regionale.
Professione e Internazionalizzazione
Gli Architetti intendono partecipare ai tavoli di partenariato con le P.A. ,regionali e locali, per l’intero ciclo di programmazione, al fine di consentire una adeguata fruizione dei Fondi Europei destinati ai Professionisti;
avviare azioni con il Governo Regionale a supporto dell’attività di internazionalizzazione della professione, come patrimonio culturale e distintivo dell’Architettura italiana nel Mediterraneo e nell’Europa.
Territorio come risorsa
– Avviare una profonda revisione della normativa urbanistica regionale, che sostituisca l’attuale regime dei PRG, con strumenti flessibili finalizzati alla “Riqualificazione” delle Città e del Territorio;
– Rivedere profondamente la L.R. n. 13/2015 sui centri storici, evidenziando la necessità di avviare processi riqualificazione edilizia ed urbanistica, anche attraverso nuovi usi, esaltandone le caratteristiche di qualità che esse presentano come patrimonio inalienabile.
– Rivedere la L.R. n.16/2016, di recepimento del T.U. DPR 380/2001, negli articolati che contrastano con le normative regionali vigenti e in altri casi ne costituiscono un vero e proprio arretramento, impegnandosi a sviluppare tutte le iniziative necessarie perché in Sicilia si approvi il Regolamento Unico Sostenibile.
– Piano Casa: rivedere l’attuale norma, semplificandone le procedure d’applicazione, incrementandone le incentivazioni, al fine di una maggiore applicabilità nell’intero territorio regionale;
– Promuovere le politiche di rigenerazione urbana affinché siano centrali nelle strategie di trasformazione delle città.
Territorio e cultura: sviluppo:
Proseguire l’attività di collaborazione con il CNA e la RTP Nazionale per il raggiungimento di quegli obietti programmati e non ancora raggiunti; impegnare la Regione Sicilia, che in ragione del proprio Statuto Speciale, dovrebbe legiferare per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
– Costituire un adeguato fondo di rotazione con modifiche sui tempi di restituzione non inferiori a 8/10 anni;
– Avviare i bandi di finanziamento con fondi europei con l’utilizzo di progetti anche di fattibilità, ed introducendo premialità ed incentivi per le P.A. che procedono con affidamento mediante Concorsi ;
– Assicurare l’affidamento delle progettazioni al vincitore del concorso;
– Garantire un tempo congruo per la redazione dei progetti;
– Ridurre le procedure di selezione ed affidamento assegnando un tempo massimo alle Giurie giudicatrici.