Elezioni USA: ha vinto Trump. Ne’ gabbu e ne’ meraviglia!

StrettoWeb
Lapresse/REUTERS

di Kyrieleison Quando ero un bambino di pochi anni mia bisnonna materna, nonna Lucia,  usava ripetere: non ti fare mai gabbo né meraviglia di niente e di nessuno. In riva allo Stretto tutti comprenderanno senza sforzo  l’esatto significato di queste parole.  Con un po’ di applicazione, anche alle altre latitudini immagino se ne potrà cogliere l’essenza.

Nonna Lucia continuò a ripetere quella frase, ad uso dei più giovani,  fino alla sua morte, che avvenne quando ero già abbondantemente maggiorenne e cominciavo a comprenderne il profondo messaggio che intendeva tramandare.

Orbene, che c’entra tutto ciò con le elezioni americane? Non c’entra niente con le elezioni, ma c’entra con gli Americani.

Quando Berlusconi era Presidente del Consiglio e spendeva parte del suo tempo tra olgettine e cene eleganti o uscite del tipo “sempre meglio che essere gay”, ho dovuto subire, da parte di conoscenti e interlocutori occasionali statunitensi, innumerevoli e sarcastici commenti del tipo “ma come avete potuto eleggere un tipo del genere” oppure “solo in Italia possono accadere certe cose” fino al più diretto “che vergogna per l’Italia”. Ed io, francamente,  mi sentivo molto a disagio, avendo ben poco da obiettare.

Oggi mi pare si siano ribaltate le posizioni e prevedo che gli  Americani che sono soliti viaggiare per l’Europa (che sono quelli che non hanno votato per Trump) si sentiranno dire: “ma come è possibile che un paese come l’America abbia scelto Trump come  presidente?” oppure “non provate vergogna?”. Quegli stessi avranno ben poco da obiettare e si troveranno probabilmente nello stesso imbarazzo in cui, solo qualche anno fa,  avrebbero trovato  un loro interlocutore italiano.

Mai farsi gabbo, né meraviglia!

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