Referendum Costituzionale: intervista al famoso politologo Giangiulio Del Menga
Oggi è il turno dell’ex parlamentare ed oggi apprezzato analista politologo Giangiulio Del Menga.
Onorevole , cosa sta dietro alla sua scelta di votare NO?
Vede, io sono stato in Parlamento in tutte le legislature degli ultimi 20 anni. E ci sono andato perché il leader del mio partito aveva detto che bisognava cambiare la Costituzione, per consentire a chi stava al governo di poter governare senza dover subire i giochetti dei vari partitini.
Ebbene?
Non abbiamo fatto nulla!
E quindi?
Poi, sempre il nostro amato leader aveva detto che bisognava diminuire le tasse, diminuire le spese dello Stato ed i costi della politica. E, ancora una volta, non abbiamo fatto nulla.
Tutto ciò è chiaro. Ma non sono le stesse cose che Renzi sta cercando di fare adesso?
E’ proprio questo il problema, caro lei.
Quindi ci vuol dire che siccome voi non siete riusciti a fare nulla, non potete permettere che altri lo facciano?
Ma no! Assolutamente no! La verità è che avevamo capito che in effetti ci sbagliavamo. Avevamo capito che non è ammissibile che tanti poveri cristi, senatori e consiglieri provinciali, restino senza lavoro – si combatte così la disoccupazione?
Avevamo capito in anticipo il dramma dei poveri consiglieri regionali, angosciati dal ridimensionamento del vitalizio e dal dimezzamento dello stipendio e temevamo un insano gesto da parte di tanti. E, francamente , non ce la siamo sentiti di averli sulla coscienza.
Ci eravamo anche accorti del grande abbaglio che avevamo preso riguardo l’opportunità che chi ha la maggioranza possa governare senza ricatti. Avevamo infatti compreso, appena in tempo, che ciò avrebbe portato alla dittatura! E infatti non abbiamo fatto nulla!
E io ancora dico: grazie al cielo che ce ne siamo accorti in tempo!
Adesso la nostra missione è quella di evitare che gli altri sbaglino. E per questo voteremo NO.