‘Ndrangheta: tra paura ed omertà, i casi di pentitismo sono rarissimi. I NOMI dei pentiti

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‘Ndrangheta, il forte legame familiare tra gli affiliati alla ‘ndrina è alla base del raro pentitismo degli affiliati all’organizzazione malavitosa

pentitismoIl pentitismo degli affiliati alla ‘ndrangheta è molto raro per via di vari fattori. A differenza delle altre mafie in Italia, la struttura interna a ogni cosca malavitosa poggia sui membri di un nucleo familiare legati tra loro da vincoli di sangue. Sono frequenti matrimoni tra le varie cosche per saldare i rapporti e le allenaze tra famiglie. I matrimoni hanno un alto valore simbolico e possono anche servire a sancire la fine di una faida: un esempio fu il sodalizio di Venanzio Tripodo, figlio di Domenico, con Teresa Romeo, di San Luca, figlia di Sebastiano. Esso sancì la ritrovata pace tra i De Stefano ed i Tripodo. Proprio a causa del forte legame familiare i casi di pentitismo sono piuttosto rari, poiché questi andrebbero contro i loro stessi familiari. A tutt’oggi i pentiti di ‘ndrangheta sono molto pochi: tra di essi si ricordano Francesco Albanese, Rocco Varacalli, Pino Scriva di Rosarno, Antonio Zagari, Giacomo Lauro, Francesco Fonti, Antonio Belnome. Ricordiamo inoltre Luigi Bonaventura, reggente di una ’ndrina originaria di Crotone ma operante al nord Italia e Giuseppina Pesce, figlia del potente boss di Rosarno che gestisce i traffici nella Piana di Gioia Tauro.

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