Reggio Calabria, la doppia bufala della ZTL sul Corso Garibaldi: Falcomatà regala la beffa di fine anno [GALLERY]

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Reggio Calabria, il 2016 si conclude con l’ennesimo annuncio-bufala del Sindaco Falcomatà in una città alla deriva, in preda alla più totale anarchia

Con il solito stile pomposo, il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha annunciato sulla propria pagina facebook l’istituzione della ZTL sul Corso Garibaldi. Senza illustrare il regolamento, il funzionamento, le delimitazioni e i controlli dell’isola pedonale, Falcomatà ha semplicemente scritto su facebook il post che riportiamo integralmente, corredato da un’immagine (priva di didascalia):

Attiva da oggi la ZTL (zona a traffico limitato) su tutto il Corso Garibaldi!

Basta soste selvagge e automobili che fanno lo slalom tra i pedoni!

Come sempre chiediamo la collaborazione dei reggini: zona a traffico limitato significa meno smog, aria più pulita, meno rumori, maggiore sicurezza per i pedoni e più attenzione alle esigenze dei commercianti!

L’annuncio di Falcomatà, in realtà, è una grande bufala: la ZTL (o “isola pedonale” che dir si voglia) sul Corso Garibaldi era stata istituita nel lontano 2003 dall’allora Sindaco Giuseppe Scopelliti, tra gli iniziali mugugni dei commercianti e dei cittadini ma con un immediato riscontro di straordinario successo. Finalmente 14 anni fa (in colpevole ritardo rispetto alle altre principali città), anche Reggio Calabria poteva godere di un’area a misura d’uomo, dedicata ai pedoni nel centro storico della città, con aria pulita senza lo smog e il traffico delle automobili. Un’iniziativa di grande successo, che negli anni del “Modello Reggio” era più volte stata sperimentata sul Lungomare, in via Filippini, in alcune traverse del Corso Garibaldi soprattutto in occasione di eventi come Notti Bianche, Concerti, Manifestazioni Sportive, Mostre Fotografiche, Avvenimenti Culturali e Musicali.
In quegli anni diventavano aree pedonali anche Piazza Castello e Piazza Carmine, prima adibite a selvaggi parcheggi, e veniva progettata la nuova Piazza Duomo, anche qui bellissima e pedonale (è stata inaugurata da pochi mesi) rispetto all’asfalto e ai parcheggi selvaggi di un tempo.

Inoltre grazie al Tapis Roulant, anche via Giudecca (fino al 2005 barbaramente occupata da cemento, asfalto, traffico caotico e parcheggi) diventava un’isola pedonale.

Nel 2011 il nuovo sindaco Demi Arena aveva ulteriormente ingrandito l’isola pedonale chiudendo al traffico altre 4 traverse intorno a Piazza Italia e al Teatro Cilea. Sempre il Centro/Destra aveva programmato l’estensione dell’isola pedonale del Corso fino a piazza Garibaldi, con la realizzazione della nuova pavimentazione che adesso è stata completata nella zona Sud della città. E quindi, come da regolamenti di un tempo, l’isola pedonale adesso si estende fino a Piazza Garibaldi (mentre nel 2003 era stata istituita dall’inizio Nord del Corso, a Piazza De Nava, fino a Piazza Duomo).

Falcomatà, insomma, ha ereditato dai suoi predecessori un centro storico a misura d’uomo, moderno, pulito e “smart“. Questo il Sindaco lo sapeva bene, infatti nel programma elettorale presentato alla città che nell’ottobre 2014 gli aveva dato fiducia, annunciava un’intenzione apprezzabilissima e lungimirante: estendere ulteriormente la zona pedonale a tutto il centro storico della città. Nel programma elettorale di Falcomatà, infatti, si leggeva: “Partendo con un progetto pilota in alcune giornate ben definite, bisognerà iniziare a programmare la progressiva chiusura al traffico di tutto il centro storico dal lungomare a via Filippini, un centro città finalmente dedito al passeggio, allo shopping, alla fruizione delle bellezze architettoniche cittadine“. Invece in due anni e due mesi di governo, Falcomatà non ha istituito un nuovo metro di area pedonale in città.

Eppure il “progetto pilota” c’è stato ed è andato alla grande: sono state le domeniche “green” sul Lungomare, che nel 2015 hanno portato migliaia di reggini a potersi godere di domenica la via Marina senza traffico, dando così una parvenza di città pulita, gradevole, a misura d’uomo. Un’iniziativa fantastica, sulla falsariga delle più grandi città italiane ed europee. Talmente tanto bella, utile e apprezzata che nel 2016 non è stata ripetuta, bensì bocciata. Infatti nei giorni scorsi Falcomatà ha escluso dalla Giunta proprio l’Assessore che le aveva ideate (Agata Quattrone). Mah.

Torniamo al post di Falcomatà: “Basta soste selvagge e automobili che fanno lo slalom tra i pedoni” scrive il Sindaco. Ma è dal 2003 che sul corso Garibaldi non ci sono “soste selvagge e automobili che fanno lo slalom tra i pedoni“. O almeno, non ci dovrebbero essere. Fino a un paio di anni fa, in effetti, nessuno si sognava di percorrere l’isola pedonale del Corso Garibaldi. Nel 2003 era stata istituita con tutti i crismi e un regolamento ferreo: telecamere di videosorveglianza ad ogni incrocio, dissuasori mobili azionabili a distanza dalle forze dell’ordine per consentire l’eventuale passaggio d’emergenza ad Ambulanze, Vigili del Fuoco o altri mezzi; orari prestabiliti per le operazioni di carico-scarico delle attività commerciali; controlli da parte dei Vigili Urbani che in quegli anni operavano quotidianamente per far rispettare l’ordine e le regole della città.

Negli ultimi anni, invece, i Vigili sono spariti e non potrebbe essere altrimenti se consideriamo che in due anni e due mesi l’Amministrazione Falcomatà non è stata in grado neanche di nominare il nuovo comandante della Polizia Municipale!!! Se i primi a trovarsi nell’anarchia sono coloro che dovrebbero vigilare, figuriamoci il resto della città…

Le telecamere sono state distrutte, così come i dissuasori. Da un paio d’anni, ormai, l’isola pedonale sul Corso Garibaldi – pur non essendo mai stata formalmente cancellata – non esiste più, perchè mancando i controlli, ognuno fa i propri porci comodi transitando (e parcheggiando) lì dove non si potrebbe. Nelle scorse settimane, inoltre, abbiamo fatto notare come sono stati rimossi persino i segnali stradali di divieto d’accesso, così un forestiero che si trova a Reggio in automobile e non sa che il Corso Garibaldi è isola pedonale, non vede alcun segnale di divieto d’accesso e può percorrerlo regolarmente! E nessuno (ammesso che ci fosse qualche Vigile!) potrebbe multarlo!

Le isole pedonali, così come tutti i provvedimenti pubblici, non si fanno con post su facebook. Falcomatà scrive: “Come sempre chiediamo la collaborazione dei reggini“. Ma non è “chiedendo la collaborazione dei reggini” che si ottengono le cose. A Reggio Calabria e in qualsiasi posto del mondo. E’ ora di smetterla con l’esterofila convinzione che qui in Calabria siamo tutti incivili mentre fuori sono più evoluti. Semplicemente qui da noi non ci sono i controlli, mentre fuori tutto è regolamentato. La storia ci insegna che quando anche a Reggio c’erano controlli, ordine e pulizia, tutti rispettavano le regole. Così come quando il reggino-modello si trova al Nord e mai si sogna di gettare carte a terra o percorrere una strada contromano.

Se nelle “civilissime” Milano, Torino, Bergamo, Verona o Udine per una settimana venissero meno le multe, le telecamere e i controlli dei Vigili, ognuno farebbe ciò che gli pare esattamente come accade oggi a Reggio Calabria. Perché la civiltà è qualcosa che va imposto, e si può imporre ovunque. Anche a Reggio. Non esiste la “collaborazione dei cittadini“, esistono soltanto controlli, multe e sanzioni. Perché se io dico che è vietato parcheggiare sul Corso Garibaldi, o che è vietato sparare petardi natalizi, o che è vietato bere alcolici in pubblico, ma poi non faccio alcuna sanzione a chi parcheggia sul Corso Garibaldi, a chi spara petardi o beve alcolici, è come se non ho vietato nulla. Chi vuole parcheggiare sul Corso Garibaldi, o sparare petardi, o bere alcolici in pubblico, dovrebbe sapere a cosa va incontro in caso di infrazione delle regole. Ma se nessuno controlla, nessuno applica le multe e le sanzioni previste dalla legge, ecco che ci ritroviamo così come si trova Reggio Calabria oggi: ognuno fa quel che gli pare. In barba ai post su facebook del primo cittadino.

La bufala dell’istituzione della ZTL sul Corso Garibaldi è doppia: da un lato Falcomatà non ha istituito un bel nulla perchè quell’isola pedonale esiste da 14 anni, dall’altro ancora oggi non c’è alcuna ZTL – di fatto – sul Corso Garibaldi. Guardate le immagini a corredo dell’articolo: sono state scattate la scorsa notte. Si possono “ammirare” diverse vetture parcheggiate nell’isola pedonale del Corso Garibaldi, di chi evidentemente si è recato comodamente ai mercatini Natalizi di piazza Duomo lasciando l’auto a pochi metri di distana. A proposito, che tristezza la Cattedrale spenta. Persino la Curia avrà problemi di soldi? Oppure a partire dalle istituzioni ecclesiastiche manca l’amore per questa città? Tenere il Duomo spento, in quel modo, a maggior ragione durante le Feste di Natale, equivale ai palazzi senza facciata che ammiriamo numerosi nella periferia della città. Dentro tutto bello, pulito e ordinato. Fuori chissenefrega. Il concetto è lo stesso. Non esiste una città d’Italia con il Duomo al buio come quello di Reggio Calabria. Che amarezza.

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