Messina: “la mozione di sfiducia è un atto mediocre da parte del consiglio comunale”

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Secondo il comitato “Indietrononsitorna” la mozione di sfiducia è un atto mediocre da parte del consiglio comunale di Messina

LaPresse/Carmelo Imbesi
LaPresse/Carmelo Imbesi

La mozione di sfiducia, firmata a puntate, con  modalità che destano moltissime perplessità, è un atto che  sottolinea ancora una volta la mediocrità di gran parte del consiglio comunale, inefficiente oltre ogni limite e trasformista senza alcun ritegno, che  cerca oggi di compattarsi nella maniera più spregiudicata, incurante degli interessi della Città. Appare del tutto evidente che una sfiducia adesso, quando si sono rimessi in ordine i conti e si sono attivate risorse per rilanciare investimenti e lavoro, è un triste tentativo per ricacciare indietro Messina, favorendo il ritorno della peggiore politica che ha condotto nel tempo la città sull’orlo del baratro. Indietro non si torna, lo ripetiamo ancora una volta e lo ripetono i cittadini stanchi di burattinai che nei loro salotti continuano a tessere le fila di scenari che vanno respinti con forza. Una mozione di sfiducia che convince poco anche per la maniera con cui è stata presentata, con firme raccolte in sette mesi su un documento lasciato “aperto” in maniera irrituale negli uffici del segretario generale, sottoscritto anche da consiglieri rinviati a giudizio per gettonopoli.

Vedremo se la sfiducia sarà votata da un consiglio comunale che si è distinto finora per assenteismo, mancanza di numero legale, per aver bocciato le proposte di regolamento per gli istituti di partecipazione popolare, del registro delle unioni civili, per avere votato in tre anni meno di cinquanta delibere di provenienza dello stesso consiglio.

Per tutti questi motivi sarà necessario manifestare sabato mattina a piazza Municipio, per ribadire che c’è un’altra Messina che vuole sfuggire alla morsa dei padrini e dei burattini.

L’amministrazione Accorinti, superato come speriamo nell’interesse della Città lo scoglio della sfiducia, dovrà con forza dare seguito alla fase 2.0, avviata nello scorso aprile, che per essere compiutamente realizzata deve prevedere un forte intervento sulla macchina burocratica che continua ad essere purtroppo il tallone d’Achille di questa esperienza.

 Anche recentemente  troppi episodi hanno messo in difficoltà il sindaco e la giunta e creato gravi disservizi ai messinesi, problemi derivati da inefficienze e lassismo che non possono più essere tollerati. È il momento di dare l’accelerata finale, caro Renato, non guardare in faccia nessuno, nel superiore interesse di Messina ti invitiamo ad intervenire e rivedere alcune scelte”.

 

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