Reggio Calabria, il progetto del Sindaco dopo la bocciatura del waterfront di Zaha Hadid e i tanti dubbi in merito
Dopo un conteggio alla rovescia fatto dal sindaco della città Falcomatà sulla sua pagina facebook, ieri è stato il fatidico giorno della presentazione e dell’inizio dei lavori di quello che è il primo progetto relativo agli ormai celeberrimi “Patti per il Sud“, ovvero la connessione tra illungomare Falcomatà e il Porto tramite la realizzazione di una grande scalinata, la riqualificazione di un piccolo parco urbano e la realizzazione di una pista ciclopedonale che finisce in un parcheggio HI-TECH, limitrofo allo scalo della Metromare. Un parcheggio enorme, di ben 300 posti auto.
Fin qui, per usare un eufemismo sportivo del grande Pizzul “TUTTO MOLTO BELLO“, ma facendo un passo indietro, ed analizzando la situazione con gli occhi di chi, in questa città ci è nato, la conosce e la vive ogni giorno sulla propria pelle, si capisce che quest’intervento pare essere un intervento in cui manca la “ciccia“, non tanto dal punto di vista estetico, bensì quanto dal punto di vista logistico e funzionale.
Imbocchiamo la pista ciclo pedonale, illuminazione a led, telecamere di sorveglianza, posto sicurissimo, soprattutto adesso che non c’è più il ristorante demolito. Ci troviamo a circa 100 metri dal mare, ma tra edifici e alberature, il mare, non si vede, però passiamo sulla nuova passerella costruita alla foce del torrente Annunziata. La foce di questo torrente, per intenderci, è tra i luoghi più inquinati, maleodoranti e degradate che il reggino abbia in memoria. Noi ci crediamo, andiamo avanti, nulla ci ferma e, finalmente ci siamo: eccoci nel meraviglioso parcheggio con alberi fotovoltaici. Ma come un parcheggio? E si, e poi, fine, il porto nel quale, non si può entrare, perlomeno, in bici o a piedi. Un parcheggio di 300 posti, utile si, ma di certo, non per chi vuole fare shopping in centro e forse neanche per i pendolari del Metromare, visto che, negli ultimi 10 anni, le corse sono stato dimezzate, come gli utenti, che sono costretti, in molti casi a sposarsi su Villa San Giovanni.
Sarebbe stato bello, sapere qual’è la posizione della capitaneria di porto, sul tema di accesso all’infrastruttura portuale, ma purtroppo, alla presentazione del progetto, non è stata invitata, ne ci sono tracce di un confronto cercato dall’amministrazione. Insomma che si è iniziato ieri? Che sia un percorso ciclo-pedonale che non porta da nessuna parte,che unisce nulla con nulla e che se, partendo dal centro cittadino lo imbocchiamo, ci troviamo in un parcheggio limitrofo a un porto, nel quale, in realtà, neanche si potrebbe accedere (almeno in base l’attuale segnaletica).
Eppure lì doveva sorgere un bellissimo waterfront di fama internazionale. Invece (forse) ci sarà quest’inutile parcheggio. Forse perchè tra espropri e ricorsi, i tempi di realizzazione saranno lunghissimi… E perdipiù, oltre al danno la beffa: ce lo spacciano come una grande, grandissima opera. Mah.