Reggio Calabria, Comune sconfitto in Tribunale per il caso dell’edicola di piazza Duomo
Un ulteriore mattoncino si è andato aggiungere a una vicenda molto complessa e delicata cioè quella relativa all’edicola lato nord a Piazza Duomo a Reggio Calabria. Giovedì 9 Febbraio, si è svolta infatti l’udienza cautelare al Consiglio di stato, il cui esito è stato è stato sfavorevole al comune, poichè è stato accolto l’appello dei titolari dell’edicola concedendo la sospensiva, ritenendo prevalente l’interesse a mantenere l’ubicazione dell’edicola, fino alla sentenza di primo grado che è attesa per il giorno 22 Febbraio 2017. Intanto da mesi convivono nella nuova piazza le vecchie strutture e, adiacenti, le nuove di atto abbandonate a se stesse.
Il Consiglio di Stato, sezione quinta, ha accolto l’appello cautelare proposto dall’avvocato Orlando Cassisi nell’interesse del sig. Giuseppe Condemi, titolare dell’edicola di Piazza Duomo lato nord.
All’esito dell’udienza del 9 febbraio é stata pertanto concessa la sospensiva avverso l’ordinanza di sgombero dell’edicola, ribaltando la decisione del Tar che l’aveva negata nel presupposto che venisse assicurata la continuità lavorativa.
Il Consiglio di Stato ha infatti ritenuto prevalente, nelle more del giudizio di primo grado, l’interesse dell’appellante a conservare l’attuale ubicazione dell’edicola.
Ma torniamo al ricorso dell’edicolante: la domanda cautelare aveva una duplice richiesta cioè quelle di sospendere sia l’ordinanza di sgombero, che il progetto esecutivo della stessa piazza Duomo. Continua, insomma, la vicenda che vede, comunque, danneggiate le due parti in causa, da una parte gli edicolanti che vedono sulle loro teste, oramai da anni, una spada di Damocle, con la paura di perdere dei metri quadrati fondamentali per l’attività commerciale ed addirittura a passare da proprietari a semplici locatari. D’altra parte, il comune, ha l’esigenza di terminare i lavori della piazza e di rendicontare il finanziamento ottenuto entro i termini per non rischiare di ricevere serie sanzioni. Adesso, insomma, si stanno pagando i conti di una sorta di superficialità, con cui, nelle fasi preliminari del progetto e dell’inizio dei lavori, sono state affrontate le problematiche, non risolvendole, ma rimandando a “domani”. Un’ amministrazione comunale che, alla fine dei conti, non è riuscita a trovare un accordo con un esercente privato, il quale, oltre ai danni sopracitati, dovrà tener conto del minor afflusso di clienti dato dalla recente istituzione della nuova zona a traffico limitato nella parte del corso Garibaldi limitrofa al Duomo.