Trasporti pesanti nello Stretto, il messaggio dei Prefetti al Comune di Reggio: “ognuno prenda le proprie responsabilità e si faccia carico delle criticità”

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Trasporti pesanti nello Stretto di Messina, riunione in Prefettura e un importante messaggio dei Prefetti ad assumere decisioni che portano ad un equilibrio di condivisione di problematiche e criticità. Chiaro il riferimento al Comune di Reggio, l’unico al momento estraneo al traffico pesante

Si è tenuta nella mattinata odierna, presso il Palazzo del Governo di Reggio Calabria una riunione vertente sulla problematica dell’attraversamento veicolare dello Stretto di Messina, con particolare riferimento ai mezzi pesanti e all’impatto sulle due sponde. Un tema estremamente attuale, dopo la proposta delle compagnie che hanno individuato nel porto di Reggio Calabria il nuovo snodo più comodo per l’attraversamento dello Stretto per tir e mezzi pesanti vista la maggior vicinanza tra il porto reggino e l’approdo di Tremestieri e il collegamento diretto tra il porto reggino e l’autostrada. Una soluzione che consentirebbe di liberare Villa San Giovanni, da decenni ostaggio di tutte le gravi conseguenze del traffico pesante su viabilità e ambiente. Ripercussioni che inevitabilmente si sposterebbero su Reggio Calabria, dove del tema si discute in modo estremamente acceso (com’è comprensibile, vista l’importanza dell’argomento) da molto tempo.

Pochi giorni fa il Sindaco Falcomatà ha pubblicato su facebook una nota di giubilo come se fosse ufficiale che questo rischio così pericoloso per la città fosse sventato.

In realtà il Ministero ha soltanto chiesto ulteriori delucidazioni alle compagnie che avevano proposto il progetto, senza in alcun modo bocciarlo.

E a Reggio di “giubilo” c’è ben poco, a maggior ragione dopo la riunione odierna.

All’incontro, convocato dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, d’intesa con il Prefetto di Messina Francesca Ferrandino, hanno partecipato il Sindaco di Messina,  l’Assessore alla Pianificazione sostenibile del Territorio, Mobilità e Trasporti del Comune di Reggio Calabria, il Commissario Straordinario del Comune di Villa San Giovanni, il Direttore Marittimo Interregionale della Calabria e Basilicata, il Direttore Marittimo della Sicilia orientale, il Comandante della Capitaneria di Porto di Messina, la Polizia Stradale, le Autorità portuali di Messina e di Gioia Tauro, gli Amministratori delegati delle società “Caronte e Tourist”, “Bluferries” e “Meridiano Lines s.r.l.”.

Nella nota inviata dalle Prefetture si legge quanto segue: “Nella consapevolezza che la questione dell’attraversamento dei mezzi pesanti accomuna, seppur con sfumature diverse, le due comunità di Messina e Villa San Giovanni, la soluzione non può che essere individuata solo congiuntamente nell’interesse di tutti i territori coinvolti. Ciò nell’ineludibile e prioritario interesse della salute e dell’incolumità pubblica, ma anche della mobilità delle persone e delle merci. Al fine di individuare un percorso che conduca ad una disciplina condivisa sulle modalità di attraversamento dei mezzi pesanti, che tenga conto delle diverse realtà geografiche, nonché dell’ubicazione dei porti di Messina e Villa San Giovanni, i due Prefetti hanno concordato sull’opportunità di istituire un tavolo tecnico presso la Prefettura di Reggio Calabria composto dalle amministrazioni comunali, dalle autorità marittime e portuali e con la partecipazione delle compagnie di navigazione. L’obiettivo del consesso sarà anche quello, nel lungo periodo, di proporre alternative infrastrutturali che portino ad una risoluzione definitiva della problematica“.

“Occorre congegnare un “circuito virtuoso” – hanno concluso i due Prefetti – un accordo finalizzato ad individuare soluzioni in cui tutti i partecipanti, ciascuno secondo le proprie responsabilità, si facciano carico delle criticità presenti per raggiungere un equilibrio fra le contrapposte esigenze sociali”. 

E’ chiaro il messaggio a Reggio Calabria, l’unico Comune dello Stretto che fino ad oggi non ha mai avuto un coinvolgimento diretto nel traffico dei mezzi pesanti tra le due sponde. Riuscirà Falcomatà ad evitare alla città il coinvolgimento nel traffico pesante dello Stretto? E, successivamente, a rilanciare il porto magari (perchè no?) rispolverando l’accordo firmato da Scopelliti e Arena che nel 2012 avevano portato per la prima volta nella storia le navi da crociera cariche di turisti nello scalo reggino, dove oggi invece tristemente assistiamo soltanto all’approdo di migliaia di clandestini e adesso rischiamo di vedere milioni di autotreni e tir?

Ultima postilla: a prescindere dalle battaglie più che provinciali che ogni attore in causa può (e deve) giustamente portare avanti per proteggere la propria comunità, giova ricordare che ci ritroviamo qui a fare una sorta di guerra tra poveri tra Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni: le tre città gemelle dello Stretto che per forza di cose devono sopportare il traffico dei mezzi pesanti tra Calabria e Sicilia soltanto perchè si è scelto di bocciare il progetto del Ponte sullo Stretto, che avrebbe risolto ogni problema di viabilità e di ambiente, avrebbe avvicinato talmente tanto queste città da trasformarle in tre quartieri di un unico grande agglomerato che sì, davvero, in quel caso avremmo potuto definire con orgoglio “metropolitano”.

Invece siamo sempre più poveri, tristi e lontani e ci ritroviamo nel 2017 a litigare per decidere da dove devono passare i tir, trasportando il loro devastante carico di morte e distruzione. Senza Ponte da qualche parte dovranno pur traghettare mentre attraversando lo Stretto sul grande manufatto non avrebbero mai percorso un metro in tratti urbani e sarebbero sempre rimasti in autostrada. Ma questa è tutta un’altra storia…

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