“Tito Livio, storico romano del 59 A.C., disse “meglio tardi che mai”, ed è quello che abbiamo pensato dopo aver letto la melodrammatica lettera del Sindaco Metropolitano indirizzata all’intera comunità. L’aver preso spunto da una proposta nata in conferenza stampa, sabato mattina dal Consigliere Regionale Cannizzaro e subito condivisa da tutta l’opposizione politica cittadina, pone finalmente Falcomatà in una posizione di condivisione. La chiara proposta consisteva nell’invio di dimissioni di massa di Sindaci ed Amministratori della Provincia reggina lanciata da Cannizzaro, così da porli, in extrema ratio, come ultimi interlocutori di l’Alitalia ed del Ministero competente”.
“Il grande riscontro al quale oggi si aggrega Falcomatà, ottenuto nei giorni immediatamente successivi alla conferenza da parte di Sindaci, Assessori e Consiglieri del Territorio, ci ha subito riempito di orgoglio e soddisfazione, facendoci ben sperare sull’esito di questa epocale battaglia. E quindi la soddisfazione più grande è giunta nella serata di ieri, con la presa di posizione anche di Falcomatà e della sua Giunta che, accogliendo l’invito dell’opposizione, avanzato sabato mattina (dove in un mio intervento avevo preconizzato “il colpo di scena”), finalmente hanno dimostrato di aver superato quella fase di competizione e di battaglia politica che rischiavano di far fallire il raggiungimento del comune obiettivo: salvare il “Tito Minniti”.
“Questo scatto di orgoglio ha permesso di superare anche l’imbarazzo di aver trascorso un intero week end al Lingotto di Torino, con i big del PD che governano il Paese, raffinati artefici della debacle aeroportuale in riva allo Stretto, e tornare a Reggio Calabria, domenica sera, senza alcuna notizia di conforto per la Città, espressa da Del Rio, Gentiloni o lo stesso Renzi”.
“Mortificante. Ma oggi Falcomatà e la sua Giunta hanno avuto l’occasione di recuperare a gran parte degli scivoloni, voluti e non, di cui sono rimasti talvolta vittime inconsapevoli in questo ultimo periodo. A questo punto, secondo il copione di ogni opera teatrale, anche scadente, siamo certi che riceveranno garanzie serie ed immediate di soluzioni non più procrastinabili e che eviteranno la fuga di Alitalia e la perdita di decine di posti di lavoro, a tutela del futuro della nostra Area Metropolitana. Non possiamo che esserne contenti. Anche perché il Teatro ci piace”.