Aeroporto dello Stretto, la deputata reggina Rosanna Scopelliti interroga il ministro Delrio in Parlamento
ILLUSTRAZIONE:
Signor Ministro, l’interrogazione presentata insieme al collega Garofalo
riprende un tema già posto all’attenzione del suo Dicastero, ovvero le intenzioni di Alitalia di cessare i voli da e per Reggio Calabria. Questa decisione, se esecutiva, oltre a comportare il licenziamento di molti dipendenti dello scalo reggino, penalizzerebbe gravemente una vasta area urbana già pesantemente deficitaria di collegamenti infrastrutturali adeguati. Già in passato, la decisione di Alitalia di eliminare alcuni voli da e per Reggio Calabria da Milano aveva pesantemente penalizzato l’intera zona, interrompendo quella continuità territoriale essenziale per la sopravvivenza dell’economia del territorio. Nonostante i numerosi incontri e tavoli tecnici non sono state formulate soluzioni efficaci: Alitalia, infatti, procederà alla cancellazione di tutti i voli da e per Reggio Calabria a partire dal 27 marzo. Per questo le chiediamo quali sono le iniziative che il Governo intende assumere nell’immediato per scongiurare l’esecutività di una gravissima ed elitaria decisione, pesantissima per i cittadini di Reggio e di tutta l’area dello Stretto.
RISPOSTA GRAZIANO DELRIO, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti
Grazie, Presidente. Grazie, onorevole, il problema è noto a noi da molto tempo: è da più di un anno che convoco riunioni e ho cercato di mantenere Alitalia al tavolo, e devo dire con successo, a far mantenere il servizio, perché Alitalia voleva interrompere il servizio già più di un anno fa. Grazie all’impegno profuso congiuntamente siamo riusciti a farlo.
L’altra questione che sapevamo andava risolta era il tema dell’inefficienza e inefficacia della società di gestione, perché queste cose avvengono perché le società di gestione non sono in grado di creare le condizioni perché i collegamenti vengano non solo mantenuti, ma, addirittura, potenziati, perché noi crediamo che lo scalo abbia un futuro di potenziamento di collegamenti.
La società di gestione, come sapete, è fallita e questo deve far riflettere. Insieme alla regione Calabria abbiamo deciso, quindi, di mettere a gara la gestione dell’aeroporto di Reggio Calabria e quello di Crotone per fare un sistema che fosse più solido, più capace di trattare con le compagnie aeroportuali e di attirare traffico.
Purtroppo, la procedura, anche per colpa di un – io considero – irrazionale ricorso da parte degli enti locali contro il Governo per questa gara, si è prolungata e solamente il 3 marzo scorso, abbiamo potuto aggiudicare finalmente la gara, vista la sospensiva del Consiglio di Stato; abbiamo potuto, quindi, aggiudicare alla Sacal, la società che gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme, anche gli altri due scali. Quindi, vi sarà una rete di aeroporti calabresi che credo avrà la possibilità, le condizioni, la capacità di attirare traffico anche sull’aeroporto di Reggio Calabria e potenziare i traffici su Crotone. Infatti, come sapete, il traffico aereo in questo Paese è cresciuto del 5 per cento, tutte le compagnie sono in crescita e, quindi, c’è una grande possibilità.
Sugli oneri di servizio pubblico, come sapete, alcune rotte di collegamento erano con Bologna e Pisa, erano già stati imposti, poi abrogati dal momento che nessun vettore aveva accettato di eseguire queste tratte. Quindi, noi stiamo lavorando, anche oggi c’è una riunione tecnica al Ministero: stiamo lavorando al fianco delle regioni che devono essere protagoniste nel creare le condizioni, perché vi sono le misure europee che noi abbiamo codificato con le linee-guida per gli aeroporti minori, ci sono tutte le condizioni per rilanciare l’aeroporto. Alitalia, purtroppo, ha deciso nel suo Cda, in maniera definitiva, anche in vista di un piano di ristrutturazione molto duro, di interrompere i voli e stiamo lavorando per soluzioni alternative che possano entrare in campo nel più breve tempo possibile, con la collaborazione ovviamente di coloro che ne sono responsabili, cioè la Società di gestione e la regione Calabria.
REPLICA ROSANNA SCOPELLITI
Signor Ministro,
La ringrazio per la risposta alla nostra interrogazione, tuttavia ci possiamo considerare solo parzialmente soddisfatti.
Non metto in dubbio l’attenzione del Governo su questa grave situazione così come sono certa che ci sia la volontà di evitare scenari ben peggiori, ma le buone intenzioni, Ministro, non sono sufficienti.
Alitalia ad oggi non intende tornare sulla decisione di abbandonare lo scalo reggino, condannandolo a chiusura certa e fornendo delle motivazioni a nostro avviso fantasiose: le perdite pari a 5 milioni di cui parlaAlitalia, imputate a un coefficiente di riempimento del 76% non è motivazione sufficiente per interrompere la tratta, dato che lo stesso coefficiente è in linea con quello di altre rotte non a rischio. In più Alitalia parla di spese insostenibili causate da esuberi nel personale di terra, ma questo è un tema che deve risolvere la compagnia, e che non può penalizzare una intera città. L’intera area dello stretto.
A questo punto auspico davvero che Alitaliaaccolga l’invito del collega Garofalo, vicepresidente della Commissione Trasporti, di venire in Commissione per affrontare insieme anche al Governatore Oliverio e al sindacoFalcomatà questo tema e chiarire finalmente di persona e non tramite comunicati la situazione e le sue reali criticità.
Il governo che sostengo ha giustamente scelto di puntare la sua azione sulla tutela e la crescita dei giovani e sullo sviluppo del Mezzogiorno. Io ci credo, ma da giovane e da meridionale prendo atto di una situazione ancora troppo lontana da quella che vorremmo. E’ inaccettabile essere ostaggio di una rete infrastrutturale che di fatto taglia l’Italia in due. Investire sui giovani, sul turismo, sulla ripresa del Sud, a mio avviso, significa mettere in condizione i cittadini, giovani, professionisti, famiglie di essere collegati col mondo e questo può avvenire solo fornendo al Sud i mezzi adeguati per diventare parte almeno dell’Italia prima che dell’Europa. Lasciare morire l’aeroporto di Reggio per tutti gli utenti dell’area dello Stretto sarebbe devastante e non riuscire come Governo a tutelare questo territorio indicato come “obiettivo prioritario” dallo stesso lascia peraltro spazio a strumentalizzazioni e sterili populismi. Troviamo insieme una soluzione”.