Aeroporto dello Stretto, Ripepi: “Reggio Calabria svenduta da Falcomatà”

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“Leggiamo, sempre più sconvolti, le dichiarazioni di quello che si definisce essere il Sindaco di Reggio Calabria, il quale  esulta per l’assegnazione trentennale dell’Aeroporto dello Stretto alla SACAL. Falcomatà, al contempo, dichiara che con SACAL avvierà un confronto. A questo punto ci chiediamo con chi aprirà il confronto: con il 24% della compagine societaria di proprietà del re dei videopoker lametino o con il 44% circa della parte pubblica in mano ai catanzaresi? Il buon Falcomatà o ci è o ci fa! Vuole aprire un dialogo avendo in mani quote societarie pari a zero, e invece quando avrebbe potuto avviare, nella veste di Sindaco di Reggio Calabria e Presidente della Città metropolitana con altissimo potere contrattuale, una fase di consultazione con aziende private per fare una società pubblico-privata a guida reggina non ha fatto un bel niente. Rinuncia a dialogare con chi potrebbe salvare l’aeroporto: Governo, Ministro Del Rio, Sindaco di Messina, Presidenti di Camera di Commercio e Confindustria di Reggio Calabria e Messina, Amministratori delegati e Presidenti di Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, MSC, Caronte & Tourist e vuole invece dialogare con chi ha il solo obiettivo di affossare la nostra città e la sua più importante e vitale infrastruttura. Ancora una volta il carrierista reggino dimostra di tenere solo ai propri interessi o, tutt’al più, a quello dei suoi cari. Il 27 Marzo Alitalia se ne andrà dall’Aeroporto di Reggio e Falcomatà farà viaggiare i reggini con la corriera di Bagaladi o in sella al suo destriero che sogna di percorrere le strade romane. Solo chi ama la nostra città può e deve resistere a tanta afflizione generata da un mix di assurde mancanze di una classe politica totalmente assente e disinteressata ai problemi della città. Reggio Metropolitana è la conquista politica più importante della storia moderna della nostra Città. I nemici se ne sono accorti e ci hanno annientato, con l’aiuto di Giuseppe Falcomatà e di tutta la deputazione che porterà la vergogna nei secoli dei secoli. Oggi molto peggio del 1970. Comunque non perdiamo la speranza. Lotteremo senza tregua. Chi molla è un traditore”. E’ quanto scrive in una nota Massimo Ripepi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

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