Reggio Calabria: “ecco qual è la situazione dei dipendenti SoGAS”

StrettoWeb

Il sindacato Ugl esprime la sua opinione circa la reale condizione dei dipendenti SoGas di Reggio Calabria

“Strabordante nervosismo, ovviamente comprensibile, quello che leggendo si palesa dalla “epistola” pubblicata sul quotidiano locale, circa “le perplessità dei dipendenti” dell’aeroporto di Reggio Calabria. La scrivente sigla sindacale, pur solidarizzando con lo stato d’animo dei 14 dipendenti SoGAS SpA licenziati “prematuramente”, le cui perplessità dichiarate dalla giornalista scaturirebbero endemiche da ambiguità logistiche fra la SpA e la SERVICE, non può non scorgere fra le righe dell’articolo una incipiente, per il momento almeno così pare, distorsione della realtà. Laddove si precisa che i lavoratori licenziati, ancora regolarmente a lavoro, sono ciononostante retribuiti a fine mese, aborrendo così la ratio stessa della loro prematura dipartita, si dovrebbe meglio illustrare: essi, sì, percepiscono il pagamento a fine mese come tutti gli altri dipendenti non licenziati, ma con la netta differenza che gli emolumenti dei 14 licenziati vengono prelevati dal loro mancato preavviso di licenziamento. Per cui, consistente è la differenza su quanto si scrive nell’articolo. Nelle righe successive dello stesso, sorvolando sulla “diaspora” tra licenziati SpA a lavoro non occupati e licenziandi SERVICE da occupare, veniamo voracemente assorbiti dal gran finale. E’ proprio il caso di dirlo, anzi di scriverlo: l’epilogo supera emotivamente, di gran lunga, la prefazione! Infatti, la stoccata finale nell’arena arriva puntuale al “Tercio de muleta”: il ragioniere Tonino Scordo, è mortalmente tramortito, complice il giudice che “….lo ha mantenuto alla consulenza esterna…”. Olè!!

“..Una scelta..”,  quella operata dal giudice Dott.ssa C. Asciutto,  “..contestata dai lavoratori..”!!? Da chi? Da quali lavoratori? Gli scriventi, insieme ai dipendenti iscritti alla sigla sindacale UGL TA, in totale disaccordo su quanto capziosamente e offensivamente scritto sull’articolo afferente la persona, il professionista e l’amico Tonino Scordo, si dissociano totalmente da tale deprecabile pubblico ludibrio nei confronti di chi è stato sempre e spassionatamente disponibile per risolvere varie problematiche lavorative, con abnegante senso di responsabilità. Comunque e a prescindere, a conclusione della lettura del “predicozzo” giornalistico, una perplessità sovviene anche a noi: vuoi vedere che taluni i quali “..non si riconoscono nei conteggi del loro TFR come avvenuto anche recentemente nel corso dell’udienza di esame dello stato passivo della ex SoGAS….” sono i “mattatori” nell’arena?“, conclude il sindacato.

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