“Il Presidente del Consiglio regionale ed il sindaco di Reggio Calabria evitino dietrologie sulla Sogas”
“Presidente del Consiglio regionale e sindaco di Reggio Calabria evitino di fare dietrologie sulla Sogas, negli ultimi quindici anni gestita quasi paritariamente da amministrazioni di colore politico alternativo, e garantiscano alla Città Metropolitana l’effettiva ripresa dei voli concentrando, semmai, le loro energie per costringere Governo e Sacal a mantenere l’impegno per l’aeroporto dello Stretto”. Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò. “La ‘ripresina’ dei voli – come altro definirla?- strappata ad Alitalia dal Governo, è come avere destato dal coma profondo un ammalato che comunque rimane in agonia. Da qui a qualche mese – prosegue Nicolò – il confronto tra Alitalia spa ed il Governo nazionale sul piano di ristrutturazione della società potrebbe, tout court, appiedare i dipendenti in servizio all’aeroporto, stante la fermezza con cui il vettore sostiene la necessità di ‘tagliare’ almeno duemila unità dall’organico, sforbiciare gli stipendi al personale di bordo, tant’è che molti piloti, tra i migliori ed i meglio addestrati al mondo, si stanno accasando, richiestissimi, in altre compagnie aeree. In questo clima di difficoltà diffusa – continua Alessandro Nicolò – le istituzioni territoriali non possono permettersi alcuna distrazione. E’ necessario quanto opportuno informare le Assemblee elettive, e già martedì chiederemo a Oliverio di comunicare al Consiglio regionale gli sviluppi che riguardano l’aeroporto di Reggio Calabria”. “Reggio Calabria può peraltro contare sull’interesse dell’utenza messinese, che va stimolata con opportune iniziative di servizio per guardare al ‘Tito Minniti’ come primo riferimento per la mobilità aerea. Purtroppo, come rilevammo in Aula in occasione della discussione sul Piano triennale dei Trasporti della Regione, non vi è minima traccia di un’indicazione di lavoro per recuperare i viaggiatori di Messina. Il dato negativo è il permanere di difficoltà di collegamento tra le due sponde per mancanza di continuità dell’offerta di sistemi di traghettamento. Da qui – suggerisce Nicolò – si impone un allargamento dello spettro dei contatti con tutti gli operatori del trasporto dell’Area dello Stretto, pubblici e privati, per riorganizzare un progetto efficace di trasbordo veloce Aeroporto – Messina centro in grado di acquisire almeno quei cittadini messinesi interessati ai voli nazionali”.
“E ancora, serve lavorare con maggiore vigore per ottenere l’abbassamento del costo dei biglietti; come già fatto per Lametia Terme, allargando ad altri vettori la possibilità di operare su Reggio Calabria”. “Voglio ricordare, inoltre, che questo Consiglio regionale, all’unanimità, aveva votato nel Bilancio 2015 un emendamento di 100 mila euro per il finanziamento dell’I.L.S., un chiaro segnale politico che, invece, non ha trovato seguito nelle azioni gestionali della Giunta regionale, nel silenzio dei colleghi Consiglieri reggini di maggioranza”. “Da ora in poi – prosegue Nicolò – ogni giorno dovrà diventare utile per Oliverio e Faslcomatà perché le cose che sono state dette pubblicamente diventino fatti concreti. La contrazione dell’offerta di voli certamente indebolirà ulteriormente i conti di gestione e a pagare non dovranno essere solo le maestranze ed il personale ex Sogas e Alitalia, il cui lavoro dovrà essere difeso a denti stretti imponendo una discussione di merito alla compagnia ed alla subentrante Sacal. A nessuno sarà consentito la ‘messa in libertà’ dei lavoratori che restano comunque un patrimonio aziendale al di là del loro numero e che comunque sono già strutturati professionalmente e in grado di continuare i servizi aeroportuali efficacemente. Noi auspichiamo, e ci faremo, per questo, carico della quota di nostra responsabilità politica – conclude Nicolò – che l’aeroporto dello Stretto torni ad essere uno degli input centrali della ripresa economica di Reggio e della sua provincia e riferimento delle popolazioni dell’Area dello Stretto”.